Il 15 luglio 1997 veniva assassinato Gianni Versace, veterano della moda. Ecco com’è cambiata l’haute couture grazie alla sua genialità.
Giovanni Maria Versace come tutti sappiamo, è stato un celebre stilista ed imprenditore italiano. Fondatore della casa di moda Versace, era considerato un vero e proprio rivoluzionario e fuoriclasse dell’arte a trecentosessanta gradi.
Tra gli anni ottanta e novanta cavalcò l’onda dell’haute couture in Italia e nel mondo con le sue creazioni uniche nel loro genere. Una moda raffinata ma allo stesso tempo eccentrica e ribelle, ispirata all’arte classica e ai movimenti pittorici. Ma a 25 anni dalla sua scomparsa, cosa ci resta del suo mondo?
Gianni fonda l’omonima maison a Milano nel 1978, qualche anno dopo aver lasciato Reggio Calabria, città natale dov’è cresciuto nella sartoria della madre Franca.
Da quel momento per lui si prospetta un futuro straordinario, fatto di successi e creatività inimitabile. La sua ispirazione per il marchio di vestiti più conosciuto al mondo parte principalmente dalla musica, dalla Pop Art e dal Barocco, arrivando anche ad avere contaminazioni punk-rock.
Pensiamo ad esempio al famosissimo “Safety Pin Dress“, l’abito tenuto insieme da spille da balia.
Versace fu inoltre uno dei primi stilisti ad avvicinare il fashion system anche ai più giovani, con le sue influenze streetwear e sportswear. La sua moda è considerata coraggiosa e aperta al mondo, tra i colori sgargianti, le caratteristiche stampe in oro e la seduzione del nero.
A portarci via Gianni fu un serial killer che lo assassinò con due colpi di pistola all’ingresso della sua villa a Miami, alle ore 8:45 del 15 luglio 1997. A soccorrerlo fu il suo compagno del tempo, Antonio D’Amico. Venne trasferito al Jackson Memorial Hospital e poco dopo dichiarato morto.
Ad affiancare lo stilista durante il suo periodo di gloria, vediamo la sua complice di vita nonché sorella, Donatella Versace.
Una donna sicura di sé, che incitava le donne a liberarsi dal conformismo e dagli schemi dominanti.
E’ stata lei a dare il via al fenomeno delle top model, portando in passerella un nuovo ideale di bellezza. Tra le modelle più famose scoperte da Donatella troviamo Naomi Campbell, Claudia Schiffer, Cindy Crawford, Linda Evangelista e molte altre. Donatella porta avanti il nome della famiglia ancora oggi, l’arte del fratello “il profumo“:
“Oggi mandare avanti Versace significa trasmettere alle nuove generazioni la rivoluzione geniale che ha portato Gianni nella moda, creando qualcosa di davvero unico. Di lui resta un’essenza fatta di fantasia e genialità.”
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