Braccio destro del primo ministro uscente, Shinzo Abe, Yoshihide Suga è uno dei più noti e rispettati politici del Giappone. Nei prossimi giorni, Suga verrà nominato ufficialmente nuovo presidente del Jimintō, il Paritito liberaldemocratico (Pld), ovvero la forza politica attualmente al governo in Giappone.
Questa investitura lo porterà, di fatto, a diventare il prossimo capo dell’esecutivo nipponico. Una scelta che arriva al termine della più lunga legislatura della storia del Paese. L’ormai ex Presidente Shinzo Abe, infatti, il 28 agosto scorso, aveva annunciato le proprie dimissioni per motivi di salute.
L’ultima decisione dell’ex Presidente Shinzo Abe
Il nuovo leader del partito liberaldemocratico è stato votato con un’ampia maggioranza, raccogliendo 377 dei 535 voti disponibili, contro gli 89 ottenuti dall’ex ministro degli Esteri, Fumio Kishida, e i 68 dell’ex ministro della Difesa, Shigeru Ishiba. Protagonista della scena politica da oltre 30 anni, Suga continua a essere il primo sostenitore dell’approccio macroeconomico “Abenomics”, che prevede una politica monetaria espansiva, con conseguente aumento della spesa pubblica e un programma di riforme strutturali con un incremento degli investimenti nel settore privato.
Dopo la vittoria, Suga ha voluto ringraziare l’ormai ex presidente Abe, offrendogli un mazzo di fiori e celebrando, così, insieme con lui, il risultato del voto. Se confermato alla guida del nuovo esecutivo, il 16 settembre prossimo, Suga si troverà a governare fino alla scadenza dell’attuale legislatura, prevista per il settembre 2021.
“Shinzo Abe e gli altri capi del partito hanno scelto Suga proprio perché era il miglior candidato per la ‘continuità’. Qualcuno pensa potrebbe addirittrua continuare a governare Abe, anche senza Abe“, ha detto alla Bbc Koichi Nakano, professore di scienze politiche all’Università Sophia di Tokyo.