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Esiste una classifica per ogni aspetto del mondo in cui viviamo, per cui non dovrebbe sorprendere che ne venga stilata una anche per i giardini botanici più belli del mondo: in particolare parliamo dei giardini indoor, che in alcuni casi sono delle vere e proprie opere di creatività realizzate da appassionati di botanica, costruite secondo la filosofia della coesistenza armonica tra uomo e Natura. Peccato che nella speciale top ten non compaiano giardini e orti botanici italiani: a dominare invece sono gli Usa con ben quattro presenze tra i primi dieci.
In testa alla classifica troviamo infatti il Callaway Garden di Pine Mountain, in Georgia, dove si trova un centro dedicato alla conservazione delle farfalle e delle piante tropicali, con tanto di lezioni per imparare ad attirare le farfalle con i giusti tipi di fiori, e un perfetto clima tropicale ottenuto con sofisticate tecniche di risparmio energetico. Impossibile non dare la medaglia d’oro. A seguire troviamo il New York Botanical Garden, che sorge nel difficile quartiere del Bronx, dal 1967 patrimonio nazionale degli Stati Uniti grazie al suo chilometro quadrato attraversato da giardini e specie floreali di ogni tipo. In fondo alla top ten troviamo altri due giardini botanici a stelle e strisce, il Phipps Conservatory di Pittsburgh, che colpisce per il suo impianto tecnologico avanzato che consente il minimo consumo energetico, e il Longwood Gardens nei pressi di Philadelphia, un’ex tenuta privata di oltre 4 ettari trasformata in un’oasi verde. A completare la forte presenza nordamericana in classifica c’è il Biodome di Montreal, Canada, considerata una vera e propria riserva di specie vegetali rare.
L’Europa si difende bene con tre giardini botanici fra i primi dieci: in particolare si segnala il terzo posto spagnolo, con l’ex stazione di Atocha a Madrid, riconvertita alla Natura con tanto di laghetto che ospita diverse specie di tartarughe, oltre a numerose varietà di piante. Piazzamenti onorevoli anche per i Kew Royal Botanic Gardens di Londra, un’impressionante collezione di serre con dieci zone climatiche differenti, e i Botanischer Garten di Berlino, sviluppati in interno ed esterno, in cui sono particolarmente rinomati la foresta di bambù e la collezione di cactus. Chiudiamo con le ultime due posizioni, occupate dal giardino botanico Yumenoshima di Tokyo, che racchiude mille specie di piante e una sezione pluviale con una cascata, e infine il gigantesco Gardens by the Bay di Singapore, tra i più vasti al mondo, dedicato prevalentemente alla conservazione di specie esotiche.
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