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Gigi D’Alessio rischia tre anni di carcere. Questa la richiesta del pm nel processo che vede il celebre cantante napoletano accusato di rapina per una vicenda che risale al 2007, quando litigò con due paparazzi strappando loro le macchine fotografiche.
Erano i tempi in cui i paparazzi non davano tregua all’allora neo coppia formata da Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo. I fotografi si piazzarono all’esterno della sua villa all’Olgiata, a Roma. Il cantante, esasperato, prima cercò di allontanarli con le buone, poi, insieme a un suo collaboratore, sottrasse loro le macchine fotografiche.
Da qui l’accusa di rapina per cui l’accusa ha chiesto per Gigi D’Alessio tre anni di carcere. La sentenza è attesa per il prossimo 22 giugno.
Processo per rapina, la difesa di Gigi D’Alessio
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Il cantante napoletano si difende così: «Non è certo mia abitudine litigare, ero a casa mia all’Olgiata e fui avvertito dai custodi che erano stati allontanati due paparazzi che cercavano di fotografare la mia abitazione. Io chiedevo le fotografie ma mi dissero che non avevano fotografato nulla».
E ancora: «Le macchine fotografiche non le presi per impadronirmene ma furono i fotografi a consegnarmele per dimostrare che non avevano fatto foto. I borsoni con gli apparecchi li diedi poi ai carabinieri che hanno fatto un regolare verbale».