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Gino Paoli: canzoni più belle del cantautore e musicista genovese

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Il 23 settembre 2014 si festeggiano gli 80 anni di Gino Paoli con le sue canzoni più belle da ascoltare e riascoltare all’infinito, perché nella maggior parte dei casi fanno parte della storia della nostra musica leggera, avendo accompagnato le vicende personali e soprattutto sentimentali di almeno tre generazioni di italiani. Cantautore e musicista di immenso talento, Gino Paoli è nato a Monfalcone, in Friuli, ma deve essere considerato genovese a tutti gli effetti, visto che la sua famiglia si trasferì all’ombra della Lanterna quando lui aveva soltanto pochi mesi. Ripercorriamo brevemente la sua storia.

Gino Paoli crebbe nel quartiere di Pegli in un ambiente vivacissimo dal punto di vista musicale, frequentando i vari Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Fabrizio De André, Umberto Bindi, Joe Sentieri, Giorgio Calabrese e i fratelli Gian Piero e Gianfranco Reverberi. Il suo primo successo fu La Gatta, brano autobiografico del 1960, partito in sordina ma finito poi in classifica grazie a un incessante passaparola. Il vero jolly, che ne sancì la definitiva affermazione come cantautore, lo colse però poco dopo, quando il paroliere Mogol (che collaborava con Paoli) affidò a Mina la sua Il Cielo in Una Stanza, canzone destinata a diventare uno dei maggiori evergreen della musica italiana.

Nel ’61 Gino Paoli conobbe Ornella Vanoni (80 anni ieri: auguri!), intrecciando con lei una relazione sentimentale che gli ispirò alcune delle sue canzoni d’amore più famose, a partire da Senza Fine. Nello stesso anno iniziarono anche i suoi problemi con l’alcol che l’avrebbero tormentato per circa 15 anni, prima della definitiva disintossicazione.
Nonostante fosse sposato con Anna Fabbri (dalla quale avrebbe avuto nel ’64 il figlio Giovanni), nel 1962 si legò alla giovanissima attrice Stefania Sandrelli, ancora minorenne, creando notevole scandalo tra i benpensanti dell’epoca. La relazione tra i due, breve ma intensa, portò alla nascita di Amanda, che prese però il cognome della madre.

Il 1963 si rivelò per Gino Paoli un anno controverso. Se da un punto di vista lavorativo le cose sembravano andare benissimo, visto che proprio in quel periodo incise il brano di maggior successo di tutta la sua carriera, Sapore di Sale, seguito poco dopo da un’altra indimenticabile hit, Che Cosa C’è, l’11 luglio cercò di suicidarsi sparandosi un colpo di pistola, probabilmente a causa di una serie di difficoltà e di crisi sentimentali. Miracolosamente il tentativo fallì, poiché il proiettile sfiorò il cuore e si conficcò nel pericardio, dov’è tuttora incapsulato, senza ledere alcun organo vitale.
Tornò in pista qualche mese dopo ma per parecchio tempo non fu più lui, pubblicando singoli e album dallo scarso successo e infilandosi persino nel tunnel della droga, da cui riescì a liberarsi solo dopo un grave incidente automobilistico che per fortuna non ebbe conseguenze sulla sua salute.

Quando ormai il grande pubblico sembrava essersi dimenticato di Gino Paoli, nel 1984 il cantautore genovese sfoderò una zampata delle sue con Una Lunga Storia d’Amore, splendido pezzo destinato a entrare nella collezione dei suoi grandi classici. Rinvigorito dal ritorno sulla cresta dell’onda, nell’85 insieme alla ‘sua’ Ornella Vanoni girò l’Italia in un tour trionfale da cui venne realizzato il doppio album live Insieme, che ottenne un grande successo. Nel 1989 tornò dopo molti anni al Festival di Sanremo con il brano Questa Volta No, mentre il 1991 fu l’anno del grande exploit commerciale dell’album Matto Come un Gatto, trascinato dal singolo Quattro Amici che vinse il Festivalbar.

Dopo anni di intensa attività, nel 2002 si rifece vivo per l’ennesima volta a Sanremo con Un Altro Amore, che si classificò terzo e vinse il Premio della Critica per il miglior testo. Due anni più tardi pubblicò il disco di inediti Ti Ricordi? No, Non Mi Ricordo, realizzato con Ornella Vanoni, a cui fece seguito un’altra entusiasmante tournée insieme a vent’anni di distanza dalla precedente.
Negli ultimi tempi Gino Paoli si è dedicato soprattutto al jazz, collaborando con musicisti del calibro di Enrico Rava, Danilo Rea, Flavio Boltro, Rosario Bonaccorso e Roberto Gatto. Dal ’91 è sposato con Paola Penzo, dalla quale ha avuto due figli, Nicolò, nato nel 1980, e Tommaso, nato nel 1992.

Gino Paoli: canzoni più belle

La gatta

Il cielo in una stanza

Senza fine

Sapore di sale

Che cosa c’è

Una lunga storia d’amore

Quattro amici

Raffaele Dambra

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