Un gruppo di 10 ragazzi di diversa nazionalità e di età compresa tra i 19 e i 35 anni è accusato di pornografia per alcune foto scattate durante una festa a Siem Reap, vicino alle famose rovine di Angkor Wat, in Cambogia. Le immagini, pubblicate anche online sulla pagina social dell’organizzatore, ritraggono i giovani mentre giocano in stile Twister, finendo in posizioni che, per le autorità cambogiane, sono troppo esplicite. La polizia ha fatto irruzione durante la festa e ha fermato circa 80 ragazzi, confermando l’arresto per alcuni di loro. L’accusa è di aver violato l’Human Trafficking and Sexual Exploitation, legge contro la pedo-pornografia attiva dal 2007, e di aver offeso le tradizioni cambogiane. I ragazzi rischiano ora fino a un anno di carcere: secondo molte testimonianze raccolte dalla stampa inglese e americana, alcuni avrebbero firmato documenti di polizia in cambogiano senza neanche l’aiuto di interpreti.
Il gruppo agli arresti è composto da ragazzi di diversa provenienza: tra i fermati ci sono cinque cittadini inglesi ( Vincent Harley Robert Hook, 35 anni, Daniel Richard Leeming Jones, 30, Thomas Alexander Jeffries, 22, Billy Stevens, 21, e Paul Francis Harris, 32 anni), due canadesi (Jessica Drolet, 25 anni, ed Eden Koazoleas, 19 anni), il norvegese David Nikolaus Aleksandr Ballovarre, 22 anni, l’olandese Job Robertus van der Wel, 22, e il 32enne neozelandese Paul Martin Brasch.
Come risulta dalla nota emessa dal comando di Polizia, gli arresti sono scattati il 25 gennaio nel corso di una festa presso il Krous Village, a Svay Dangkum, vicino Siem Reap, una delle località più note del Paese.
[didascalia fornitore=”altro”]Le foto incrimate pubblicate sul sito della polizia cambogiana[/didascalia]
La Polizia ha fatto irruzione nel corso di una festa organizzata da un ente locale, Let’s Get Wet, e ha fermato 77 turisti, di cui 36 donne, e 10 organizzatori, sospettati di star “ballando in modalità pornografica”: dopo i controlli affidati alla Commissione locale, per 10 di loro è stato confermato il fermo.
Alla base delle accuse ci sarebbero le immagini scattate durante un gioco stile Twister in cui gli ospiti sarebbero ritratti in foto troppo osé e con chiari riferimenti sessuali.
Un testimone ha dichiarato sotto anonimato alla Britain’s Press Association che i fermati non hanno neanche capito perché sono detenuti e che alcuni di loro sono stati costretti a firmare documenti in cambogiano senza l’aiuto di un interprete: secondo questa testimonianza, nessuno degli arrestati è ritratto nelle fotografie rilasciate dalla polizia, come confermato dalla madre di uno degli inglesi fermati al Daily Mail.
Sung Sothea, uno degli avvocati che rappresenta i giovani arrestati, ha dichiarato alla CNN che il gruppo sarà trattenuto per un periodo di almeno 15 giorni per permettere lo svolgimento delle indagini, ma la polizia potrebbe estendere la detenzione fino a quattro mesi.
Sia la stampa inglese che altri media occidentali hanno tentato di contattare gli organizzatori della festa, pubblicizzata anche su Facebook, ma al momento non si è avuta alcuna risposta.
Un portavoce del ministero dell’Interno cambogiano, Khieu Sopheak, ha negato che l’arresto faccia parte di una campagna più ampia di repressione a livello nazionale, spiegando che si è trattata di un’operazione della polizia provinciale di Siem Reap. “Diamo il benvenuto ai turisti, ma a volte le persone hanno atteggiamenti contrari alla cultura e la tradizione cambogiana e per questo la Polizia viene coinvolta”, ha dichiarato Sopheak, aggiungendo che “se i turisti sono educati non hanno nulla di cui preoccuparsi”.
La Cambogia, e in particolare Siem Reap, ha registrato un boom del turismo negli ultimi due anni, segnando 2 milioni e mezzo di viaggiatori rispetto ai poco più di 500mila del 2016. Così nella nascita sono fioriti hotel economici, bar e nightclub che cercano di sfruttare il momento, non sempre senza conseguenze per gli stranieri: a settembre 2017, le autorità cambogiane hanno multato e poi cacciato dal Paese alcuni turisti statunitensi che si erano scattati delle foto nudi ad Angkor Wat, considerato un sito sacro per la popolazione locale.