Lo scorso 5 gennaio, in provincia di Modena, a Vignola, un gruppo di sei nordafricani ha inscenato una finta esecuzione in perfetto stile Isis, ai danni di cinque ragazzi di 16 anni, che erano diretti verso le loro case, poco prima della mezzanotte.
Il folle gioco è iniziato, in Via Resistenza, con un paio di colpi di pistola sparati in aria dal gruppo di maghrebini. Subito dopo hanno rivolto una domanda a bruciapelo ai giovani studenti:
‘Siete cristiani o musulmani?’.
Loro, nonostante fossero impietriti dalla paura, hanno risposto:
‘Non crediamo in niente’.
E’ proprio su quelle parole, che gli aggressori hanno messo in scena quella macabra esecuzione che tradizionalmente abbiamo visto nei video trasmessi dall’Isis; hanno messo in fila i ragazzi davanti a loro e hanno ripetuto la domanda.
I giovani coraggiosi hanno ribadito senza esitazioni la loro prima risposta: ‘Non crediamo in niente’.
A quel punto sarebbero dovuti partire nuovi colpi di pistola, ma diretti alle teste dei malcapitati studenti, invece tutto si è concluso con una grassa risata da far raggelare il sangue nelle vene.
‘Potete andare, era solo uno scherzo’, hanno sentenziato i maghrebini.
La mamma di una vittima ha dichiarato: ‘Mio figlio era sconvolto, ma abbiamo aspettato un po’ prima di presentare denuncia, perché volevamo prima confrontarci anche con gli altri ragazzi e i loro genitori’.
Ora i Carabinieri, dopo aver verificato le testimonianze delle vittime, hanno avviato un’indagine per identificare l’identità degli aggressori.