Giorgia Meloni nel pomeriggio atterrerà a Parigi per incontrare Emmanuel Macron e proporre la candidatura di Roma per Expo 2030. Prove di disgelo dopo le tensioni tra i due paesi dello scorso novembre, e le recenti dichiarazioni del ministro degli Interni francesi su Giorgia Meloni.
Nel pomeriggio Giorgia Meloni si recherà in Francia, per incontrare a Parigi Emmanuel Macron ed esporre la candidatura di Roma per Expo 2030 di fronte ai 410 delegati della BIE. L’agenda della premier, che arriverà al Palazzo dell’Eliseo per un bilaterale, con la “scusa” dell’Expo. È la prima volta che Meloni e Macron si incontrano in terra transalpina da quando la leader di FdI è diventata primo ministro. I punti che i due leader affronteranno nel bilaterale di questo pomeriggio, tra guerra in Ucraina, flusso di migranti, caos Tunisia e questioni Ue, patto di stabilità e Pnrr.
Giorgia Meloni in Francia da Macron: prove di disgelo con la “scusa” dell’Expo
La premier Giorgia Meloni è attesa nel pomeriggio in Francia. Alle 15 – da programma fino alle 16.45 circa – davanti ai 410 delegati della BIE (Bureau International des Expositions, ossia l’organizzazione internazionale responsabile dell’organizzazione delle Esposizioni universali che regola la frequenza e sovrintende lo svolgimento) porterà la candidatura di Roma per l’edizione 2030 dell’Expo. Ma oltre alla pubblicità per la Capitale, la premier volerà in terra francese per un bilaterale serrato con il presidente Emmanuel Macron.
Dopo giorni di duro lavoro diplomatico infatti, dall’Eliseo hanno dato via libera per il faccia a faccia. Dopo l’incontro Meloni arriverà in ambasciata italiana, poi farà ritorno a Roma. Fonti parlamentari riferiscono di un duro tiro e molla, che alla fine però ha portato a quello che sarà il primo incontro da quanto Giorgia Meloni si è insediata a Palazzo Chigi. E c’è già chi parla di prove di disgelo. Dopo le tensioni riguardanti i migranti infatti Macron e Meloni si erano già incontrati e avevano discusso a Hiroshima, in occasione del G7 lo scorso 19 maggio.
I due si erano mostrati insieme in diversi scatti, sorridenti e più che mai affiatati. I rapporti diplomatici con la Francia sono stati “salvati” anche dopo l’arrivo di Segio Mattarella a Parigi, nemmeno due settimana fa. In quell’occasione proprio Macron aveva sottolineato come i rapporti tra i due Paesi (o meglio tra i due Presidenti) sono di grande amicizia e fiducia. Rapporti rafforzati da quel Trattato firmato al Quirinale nel 2021, ma messi in discussione dalle recenti tensioni sulla questione migranti.
🟥 FACE AUX #GG : Gérald Darmanin envoie un message à @J_Bardella sur la crise migratoire à la frontière italienne : “De qui se moque-t-il ?! Si les enfants mineurs veulent quitter l’Italie, c’est bien parce que l’extrême droite est incapable de les accueillir !”#GGRMC pic.twitter.com/jC218hvyOC
— Les Grandes Gueules (@GG_RMC) May 4, 2023
Di recente infatti, era stato il ministro dell’Interno francese Gérard Darmanin ad attaccare Giorgia Meloni – e Marine La Pen – in quanto rappresentante della destra di essere caduta nel “vizio tipico” di mentire alla popolazione. “Inaccettabile che Tajani abbia annullato il viaggio a Parigi” aveva detto Darmanin, il quale poi su Meloni aveva affermato che la premier italiana non sarebbe in grado di risolvere i problemi relativi all’immigrazione “per cui era stata eletta”.
Ma per l’Italia erano arrivate critiche durissime già a pochi mesi dall’insediamento dell’attutale governo, quando una nave con a bordo 123 migranti era stata fatta sbarcare sulle coste francesi di Tolone, piuttosto che su quelle italiane. Insomma, una situazione tutt’altro che serena, che Meloni e Macron proveranno a sbollentare durante previsto per questo pomeriggio.
L’incontro tra Meloni e Macron: i punti del bilaterale in programma nel pomeriggio
Prima del vertice Meloni e Macron rilasceranno alcune dichiarazioni alla stampa, poi andrà in scena il bilaterale. Sul tavolo le relazioni tra i due paesi e le questioni relative all’ambito europeo, tra patto di stabilità – tema a cuore del governo in queste settimane trattato anche in occasione dell’incontro avvenuto a Roma con il cancelliere Scholz – e la ricerca di alleati per obiettivi comuni che potrebbero essere a questo punto anche le richieste di scorporare dai calcoli gli investimenti del Pnrr.
Inoltre i due leader dovrebbero sfruttare l’occasione per prepararsi al Consiglio Ue, in programma a Bruxelles alla fine del mese di giugno, nel quale Giorgia Meloni verosimilmente proverà a portare alla ribalta la questione dei flussi migratori visto anche il “periodo caldo” (nella giornata di oggi l’hotspot di Lampedusa dopo gli arrivi delle scorse notti ha superato il numero di ospiti massimo), e visto il caos che al momento si sta registrando in Tunisia. Nelle scorse settimane Meloni, insieme al premier olandese e a Ursula von der Leyen si era recata a Cartagine per incontrare il presidente Kais Saied.
Macron e Meloni dovrebbero anche trattare l’argomento Nato, con il vertice che invece si svolgerà a metà luglio (tra l’11 e il 12) ribadendo il sostegno all’Ucraina nel conflitto, sia dal punto di vista umanitario che diplomatico, ma anche giudiziario ed economico.