Un incontro concreto, quello andato in scena ad Arcore tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. La leader di FdI si dice fiduciosa: “Governo di alto profilo”.
Incontro importante tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi ad Arcore. La stessa numero uno di Fratelli d’Italia si dice vogliosa di non cedere a populismi ma di essere invece concreti. Il centro destra intensifica i colloqui, ma niente di nuovo sul fronte ministri. L’Ucraina si congratula con la vittoria e si auspica ancora sostegno contro la Russia da parte dell’Italia.
Giorgia Meloni a colloquio con Berlusconi: “Partire dalla difesa degli interessi nazionali”
Una scelta lucida, non di populismo, quella di partire dagli interessi nazionali. Lo ha affermato Giorgia Meloni sul palco di Coldiretti a Milano. L’approccio, spiega la Meloni, non sarà populista dunque ma ci sarà un cambiamento nel mettere davanti a ogni cosa gli interessi comuni, per trovare soluzioni, senza approcci negativi verso gli altri, ma positivi verso se stessi.
La leader di Fratelli d’Italia è tornata sui vari temi che il suo nuovo governo dovrà affrontare, e proprio in ottica di formazione della nuova legislatura, la leader del partito con più voti alle elezioni del 25 settembre scorso, ha incontrato nelle scorse ore ad Arcore Silvio Berlusconi.
Un incontro che la Meloni ha dipinto come cordiale, ma anche concreto, anche se non trapelano notizie riguardanti punti come la scelta dei ministri, che dovrebbero invece interessare i leader dei rispettivi partiti.
“Non abbiamo parlato di ministri” conferma la prossima Premier – con tutta possibilità – che poi rincara la dose di fiducia: “Siamo d’accordo (con Berlusconi ndr) sulle prime cose da fare”.
Nuovo Governo, stringono i tempi per la nuova squadra
Antonio Tajani, uno dei primi a parlare con la leader di Fratelli d’Italia dopo le elezioni, ha inoltre parlato sempre al villaggio di Coldiretti a Milano anche della scelta dei ministri. Per quanto riguarda il posizionamento di Salvini, Tajani promette che sulle decisioni del numero uno della Lega non ci saranno opposizioni “Potrà scegliere lui quale ministero condurre, ma poi sarà il presidente della Repubblica a decidere”.
La volontà da parte di Forza Italia è quella di supportare la Lega, a condizione che lo spazio venga lasciato anche al partito di Berlusconi, che ha già sottolineato di voler far parte – e di meritare – in pieno di questo nuovo governo.
Nuovo governo che intanto deve far fronte a diverse crisi, internazionali e interne, e che non potrà perdere molto tempo nella sua nuova formazione. L’agenda del resto è fitta, come si suol dire, tra economia e sociale.
Anche con una così chiara maggioranza infatti, sarà difficile arrivare alla formazione del governo in meno di un mese, tra conferimento dell’incarico, scioglimento della riserva, giuramenti e nomina dei nuovi ministri. Unica data certa come detto il 13 ottobre, ma oltre alle sedute inaugurali di Camera e Senato e le elezioni del 16 o del 17 per le elezioni delle presidenze, la tabella non è ancora stata stilata. L’insediamento della Meloni a Palazzo Chigi potrebbe arrivare intorno al 23 di ottobre.
In queste ore il capo d’Ufficio del presidente Andriy Yermak si è congratulato per la vittoria delle elezioni con Giorgia Meloni tramite un colloquio con Adolfo Urso, del Copasir. L’Ucraina spera che gli aiuti continuino da parte del nostro Paese, anche con la formazione del nuovo governo.