La tematica della tassa sugli extraprofitti delle banche, quella del salario minimo, le agitazioni all’interno del governo, tengono banco. A parlarne è in modo particolare il presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante un’intervista rilasciata ai quotidiani italiani, mentre è in vacanza in Puglia.
Giorgia Meloni, assicura che il provvedimento sugli extraprofitti delle banche è stato richiesto personalmente da lei perché è corretto fare ciò che serve, quando serve. In questo modo mette a tacere chi ha avuto da ridire in queste settimane.
In Italia bisognava mandare un messaggio di fiducia e questo era il momento opportuno per farlo. Non bisogna perdere tempo, ma alzare le maniche e prepararsi ad entrare in azione. Le banche in questo periodo, hanno aumentato gli interessi sui mutui, allo stesso tempo non hanno alzato quelli sui depositi.
Il governo Meloni è attivo e gli italiani lo sanno già
Secondo quanto da lei confermato, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti era informato sull’iniziativa, perché come chiunque altro è stato precedentemente coinvolto per cui le critiche così come le chiacchiere adesso stanno a zero.
Per quanto riguarda il salario minimo ha dichiarato che probabilmente qualcuno sul tema vuole fare politica, il che potrebbe anche essere giusto. Ma non deve prevalere sulla necessità dell’affrontare seriamente la questione. Per adesso quel che rimane da fare è dare 60 giorni al Cnel, per proporre qualcosa che possa aiutare davvero nella lotta al lavoro e aiutare i dipendenti ad affrontare una situazione alquanto negativa e preoccupante.
Secondo Giorgia Meloni, gli italiani hanno già avuto modo di capire che il governo sta facendo il massimo, sicuramente molto di più delle altre grandi democrazie. La dimostrazione sta proprio nel record di occupazione e nel numero dei contratti stabili firmati.
Il tema migrazione rimane di fondamentale importanza, nonostante tutto
Per concludere ecco il tema migrazione, come sempre immancabile. Bisogna agire attivando il piano Mattei, che non è minacciato dalla crisi in Niger” Sullo scontro con il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che ha a che fare con i fondi per l’alluvione, Giorgia Meloni ci tiene a dire “Se qualcuno vuol fare politica sulla ricostruzione può farlo, ma deve sapere che lo sta facendo sulla pelle dei cittadini”.
Poi ha annunto anche di non aver capito perché Bonaccini le abbia chiesto un incontro. Fondamentalmente non sa proprio di cosa parlare. Per cui non bisognerà fare altro che attendere per capirne il motivo.