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E’ già aperta all’ospedale Molinette di Torino la camera ardente di Giorgio Faletti, i cui funerali si svolgeranno domani, martedì 8 luglio 2014, nella chiesa della Collegiata di San Secondo ad Asti, la sua città natale che per l’occasione ha proclamato il lutto cittadino. La camera ardente a Torino resterà aperta soltanto fino alle ore 13:00 di oggi, poi il feretro verrà trasferito al Teatro Alfieri di Asti.
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Da stamane è iniziata la triste processione di centinaia di amici e conoscenti, ma anche ammiratori e gente comune, per rendere omaggio a Giorgio Faletti nella camera ardente allestita all’ospedale Molinette. La salma dell’artista piemontese è in una camera sobria, senza fiori per volontà sua e della famiglia, che ha richiesto invece donazioni all’associazione per la ricerca sul cancro. La salma di Faletti è stata composta con una maglia a girocollo nera, look che lo ha contraddistinto negli ultimi anni di vita.
Intanto il sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo, ha annunciato che la città intitolerà a Giorgio Faletti la Biblioteca Civica, di cui tra l’altro l’artista era Presidente in carica. ‘La proposta di intitolazione della Biblioteca procederà con l’apposito iter avanti alla commissione toponomastica‘, ha precisato il primo cittadino di Asti, ‘e non abbiamo dubbi che sarà approvata in tutte le sedi: parliamo di un astigiano che oltre che un grande artista è stato caratterizzato da una carica umana straordinaria‘.
Nei due anni da presidente Faletti ha infatti dato moltissimo alla causa della Biblioteca locale e ha fornito un grosso contributo per le operazioni di trasferimento nella nuova sede che pare sia finalmente a buon punto: sono già stati installati gli scaffali e a breve di procederà al trasloco dei libri.
‘Tutta la città si stringe intorno a Roberta, la moglie di Giorgio, che gli è stata vicina e lo ha sostenuto in tutto il percorso della malattia e siamo tutti consapevoli della gravità della perdita‘, ha dichiarato ancora il sindaco Brignolo, ‘A noi amici astigiani mancherà la sua battuta pronta, la sua umanità e la sua semplicità; a tutto il mondo mancherà un artista che era ancora nel pieno del vigore della sua vena creativa, teatrale, musicale e letteraria. E’ un peccato pensare anche a tutte le iniziative e ai progetti che Faletti avrebbe ideato con la sua vulcanica fantasia e condotto con il suo travolgente entusiasmo, ancora per il bene della Città, se non ci fosse stato strappato prematuramente‘.