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Giorgio Faletti, libri: s’intitola La piuma ed è l’ultimo romanzo dello scrittore astigiano – scomparso prematuramente il 4 luglio 2014 – pubblicato da Baldini & Castoldi e in libreria dal 13 maggio 2015. Un’opera postuma che Roberta Bellesini, moglie di Faletti e curatrice dei diritti, definisce una ‘favola struggente‘, completata già da oltre due anni ma lasciata da parte benché lo scrittore, ‘ne fosse totalmente soddisfatto‘. Il romanzo, infatti, è stato scritto ‘più o meno nel periodo di Tre atti e due tempi ma Giorgio aspettava, come del resto gli è accaduto per altri romanzi, iniziati, lasciati lì, e poi completati. Non ho avuto dubbi a decidere per la pubblicazione‘. Il libro, dunque, sarà pubblicato postumo a meno di un anno dalla morte del suo autore, ma non già per Einaudi – come per Tre atti e due tempi, pubblicato nel 2011 – ma per Baldini & Castoldi che, nel 2002 con Io uccido, lanciò Faletti in tutto il mondo, consacrandolo tra gli autori bestseller più amati della narrativa italiana.
La piuma è il titolo dell’ultimo romanzo di Giorgio Faletti, pubblicato postumo da Baldini & Castoldi e nelle librerie italiane dal 13 maggio 2015. Si tratta di un progetto al quale lo stesso scrittore e cabarettista astigiano stava lavorando fin dal 2009, quando, nel corso di un’intervista, ammise di avere un sogno: quello di mettere in musica un proprio testo, una fiaba. ‘Sto lavorando, aveva anticipato, a un progetto ambizioso: musicare una fiaba per adulti che ho scritto. S’intitola La piuma e si trasformerà in un mini musical. Ci tengo moltissimo‘.
E proprio La piuma è il titolo dell’opera che a breve arriverà nelle librerie italiane e che Paolo Fresu, amico di Faletti nonché illustratore del libro, ha definito ‘una storia di re senza regno e guerrieri senza vittorie‘. Il romanzo, infatti, sembra uscir fuori dagli schemi ai quali Faletti ha abituato i suoi tantissimi lettori: non è un giallo, né un thriller ma una sorta di ‘favola per adulti‘, delicata ed amara al contempo, sui grandi temi dell’esistenza, come il senso della vita e quello della morte. Una specie di commiato inatteso che racconta, in forma di fiaba, le meschinerie che fanno parte della natura umana, mostrando, però, come dietro le figure negative si celi il senso profondo delle cose, la bellezza della vita, l’amore, la morte.
Giorgio Faletti è scomparso nel 2014 a causa di un tumore ai polmoni che gli ha stroncato la vita nel giro di pochi mesi. La sua perdita ha lasciato un grande vuoto nel panorama culturale italiano non solo perché è stato un cabarettista ed un attore di successo ma perché dal suo estro creativo sono usciti alcuni dei romanzi più venduti, ed amati, della narrativa italiana degli ultimi tempi. Io uccido, pubblicato nel 2002, è stato il suo romanzo d’esordio: un thriller ambientato nel Principato di Monaco e bestseller di successo con oltre 4 milioni di copie vendute.