Giunge alla seconda edizione la Giornata nazionale contro lo spreco alimentare: tante le iniziative previste per questo 5 febbraio 2015, ma soprattutto diversi passi avanti sono annunciati in campo legislativo e normativo. Complice anche la crisi, la sensibilizzazione degli italiani sullo spreco del cibo è notevolmente accresciuta negli ultimi anni, tuttavia secondo un monitoraggio effettuato da Last Minute Market con Swg esistono ancora ‘sacche di resistenza’: in particolare giovani e bambini sono ancora poco inclini nell’adottare contromisure per evitare di buttare il cibo, con mense, supermercati e ristoranti indicati dagli intervistati come luoghi principali degli sprechi. L’80 per cento del campione chiede una campagna di educazione sul tema, sia per gli studenti che per i cittadini comuni.
La prima buona notizia sul fronte anti-spreco riguarda la donazione degli alimenti invenduti, verso cui si va verso una semplificazione normativa che dovrebbe diventare operativa entro l’anno: ad annunciarlo è stato Andrea Segrè, presidente di Last Minute Market e coordinatore del comitato tecnico scientifico per la prevenzione dei rifiuti e dello spreco di cibo, istituito presso il ministero dell’Ambiente. La Consulta del Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare ha infatti approvato il Position Paper, allo scopo di favorire la donazione delle eccedenze e dei prodotti alimentari invenduti: questo nuovo quadro normativo prevede un’armonizzazione e una semplificazione delle procedure burocratiche, sia dal punto di vista fiscale che per le norme igienico-sanitarie.
Non si tratta della sola iniziativa in campo: sempre Last Minute, insieme al Distal dell’Università di Bologna, lancia infatti il Diario domestico dello spreco alimentare, grazie a cui per la prima volta un campione rappresentativo di famiglie italiane sarà impegnato nel monitoraggio del cibo effettivamente sprecato. Lo scopo dichiarato di questo studio sul campo è comprendere quali prodotti alimentari all’interno delle famiglie del nostro Paese vengono maggiormente gettati via e perché: questo monitoraggio verrà effettuato nell’arco di una settimana del mese di aprile, e offrirà indicazioni utili sugli interventi da realizzare. I risultati verranno illustrati il prossimo 5 giugno, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente.
Il cibo sprecato non va solo riciclato ma soprattutto prevenuto: in un comunicato diffuso appositamente per la Giornata nazionale, il Wwf ha voluto ricordare l’impatto sulla biodiversità e sul clima, di come gli effetti negativi delle coltivazioni estensive siano tali che appare veramente assurdo che una parte importante di quanto prodotto, con significativi impatti ambientali, vada addirittura sprecato. La perdita di terra, acqua e biodiversità attribuibile allo spreco alimentare, unita agli effetti provocati sul cambiamento climatico, rappresenta un costo elevato per l’intera società non ancora ben quantificato: proprio per questo al prossimo Expo 2015 a Milano il Wwf si impegnerà in una serie di iniziative per portare l’alimentazione sostenibile all’attenzione del grande pubblico, che prevede tra le altre cose libri di ricetet con Auchan e vignette per sensibilizzare i cittadini con Simply, la produzione di eco-vaschette antispreco con Ikea, e una sperimentazione in collaborazione con Autogrill per trasformare i rifiuti in compost.
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