Per ricordare la morte del 17enne Vito Scafidi il 22 novembre si celebra la giornata nazionale della sicurezza nelle scuole.
Un’età media delle nostre strutture di 53 anni, troppi alunni in classe, scuole vetuste e crolli continui. I dati forniti da Cittadinanzattiva riguardanti la situazione della scuola in Italia. Investimenti e PNRR per la messa in sicurezza dei nostri istituti sembrano non bastare.
Scuola, in Italia strutture non garantiscono la sicurezza
La situazione rimane allarmante. Gli istituti nel nostro Paese non fanno dormire sogni tranquilli alle famiglie e agli studenti, viste le condizioni delle strutture delle scuole italiane. Oggi, 22 novembre, si ricorda la morte del giovane Vito Scafidi morto a solo 17 anni a causa del crollo di un tetto della sua scuola nel 2008 con la Giornata della sicurezza nelle scuole.
Per l’occasione grazie ai dati di Cittadinanzattiva è merso che ancora oggi le scuole in Italia continuano a risultare fatiscenti, e che i crolli e le classi sovraffollate rimangono problemi difficili da superare.
Sembrano non essere bastati nemmeno gli investimenti di 8 miliardi negli ultimi 10 anni e il miliardo messo a disposizione dal PNRR, per la messa in sicurezza. Impianti che non avrebbero le carte in regola per garantire la sicurezza, con un 60% delle strutture operative nel 2021-2022 (40mila) senza certificato di Agibilità.
Scuola: tra il 2021 e il 2022 45 crolli
Secondo i dati raccolti da Cittadinanzattiva dunque, tra settembre 2021 e ottobre 2022 si sono verificati addirittura 45 crolli nelle varie parti del territorio nazionale. Crolli ai quali si aggiungono anche gli 11 casi che hanno riguardato le università – ultima quella di Cagliari dove la tragedia per il crollo di un’intera aula si è solamente sfiorata fortunatamente.
I crolli non hanno portato alla morte di alcuno studente, ma al ferimento in qualche caso, e a diversi danni ambientali. Ma nonostante l’assenza di vittime nell’ultimo anno analizzato, rimane la preoccupazione.
Oltre 4 edifici su 10 inoltre non hanno effettuato il collaudo sulla Staticità delle strutture. Urge dunque una ricognizione generale di tutte le scuole in Italia, considerata anche l’età media delle strutture che si aggira intorno ai 53 anni. Una media altissima con la maggior parte degli edifici costruiti prima del 1976.
Addirittura impossibile risalire all’anno di costruzione del 26% degli edifici. Per quanto riguarda i piani di emergenza, sono il 79% delle scuole ad avere a disposizione il Documento per l’evacuazione. Altro dato da prendere in considerazione quello del sovraffollamento delle classi, che in caso di emergenza potrebbe incidere sulle conseguenze. Sfiora il 5% il numero di classi fuorilegge, mentre sono quasi il 4% le classi che ospitano più di 26 alunni.