Pensano all’ipotesi di omicidio i carabinieri di Piacenza quando oggi sono intervenuti in un’abitazione a Ponte dell’Olio, dove un giovane era in fin di vita.
Oltre al ragazzo di 20 anni, c’era anche un secondo uomo che si era barricato nella medesima casa. Probabilmente è stato lui ad aggredire la vittima che poi è morta durante il trasporto in ospedale. Non chiara la dinamica ma le indagini sono ancora all’inizio.
Siamo a Ponte dell’Olio, in provincia di Piacenza, per riportare una notizia diffusa poco fa riguardo un ragazzo albanese di 20 anni trovato oggi pomeriggio in fin di vita all’interno della sua abitazione. Sul posto, una casa in via Rossi, sono giunti i soccorritori sanitari in seguito a una chiamata. Non è stato reso noto chi li abbia avvisati, tuttavia nonostante il rapido intervento non è stato possibile salvare la vita al giovane, morto durante il trasporto in ospedale.
In un campo sportivo nei pressi del luogo dove si è consumato il fatto, è atterrato anche un elisoccorso per velocizzare le cure ma non c’è stato nulla da fare, nonostante la corsa contro il tempo.
Abbiamo pochi dettagli circa quello che è successo, sembra però che fatale sia stato un colpo di pistola sparato all’interno dell’appartamento e ora si cercano eventuali vicini di casa che possano aver sentito qualcosa o comunque fornire dettagli utili ai fini delle indagini.
C’è in realtà già un sospettato, ovvero la persona che si era barricata in casa insieme al ventenne ferito. Che sia stato lui ad aggredirlo? Ancora non lo sappiamo e se anche così fosse, non è chiaro il movente e attualmente, nemmeno la dinamica esatta.
Ora questo secondo uomo di trova in commissariato per rispondere ad alcune domande delle forze dell’ordine. Le indagini sono affidate ai carabinieri del comando provinciale di Piacenza, coordinati dal comandante Pierantonio Breda e dal pubblico ministero Daniela Di Girolamo.
Non è stato facile convincere l’uomo a uscire dalla casa ma poi dopo circa un’ora di dialogo, si è arreso e ha seguito i carabinieri che ora lo hanno in custodia.
Un fatto che ha sconvolto la comunità locale, dai contorni ancora poco chiari. Dalle prime informazioni sappiamo solo che l’aggressione sarebbe avvenuta in ambito familiare ma è ancora in via di ricostruzione la dinamica da parte degli inquirenti.
Insieme a loro e ai paramedici sono giunti anche i Vigili del fuoco ma non c’è stato bisogno di sfondare la porta perché poi l’uomo barricato in casa è uscito spontaneamente dopo una lunga trattativa. Secondo alcune indiscrezioni sarebbe un familiare ma non ne abbiamo la certezza.
Nel frattempo il ferito era già in viaggio verso l’ospedale e i paramedici hanno tentato lungo il tragitto diverse manovre di rianimazione. Da subito però le condizioni sono apparse gravi e infatti i traumi sono stati così importanti da causarne il decesso.
Ora si cerca il movente e l’arma con cui è stato ucciso l’albanese, probabilmente un pistola.
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