Una coppia italiana è stata aggredita da alcuni coloni israeliani durante un’escursione in Cisgiordania.
I giovani si trovavano nei pressi del villaggio di Mu’rajat e i coloni in realtà avevano come obbiettivo un gruppo di palestinesi.
Aggressione di italiani in Cisgiordania
Una nuova violenza in Cisgiordania a opera dei coloni israeliani, che qualche giorno fa hanno attaccato degli escursionisti nei pressi del villaggio di Mu’jarat.
Fra queste persone c’era una coppia di italiani che stava praticando delle escursioni nel luogo. Si tratta dello studente dell’Università ebraica di Gerusalemme, Simone Ruffini e Samera Ayyad, di Verona.
La notizia è stata diffusa dal quotidiano Liberal Haaretz, che ha ascoltatoil racconto della giovane ragazza, la quale ha riferito che alcune persone del gruppo sono state attaccate e poi portate in ospedale con diverse contusioni e lividi su tutto il corpo.
La ragazza vive proprio in Cisgiordania, sebbene sia originaria di Verona e ha denunciato il fatto anche sui social, pubblicando un video dell’accaduto, che solo per miracolo non ha colpito direttamente i due fidanzati, testimoni oculari dell’ennesima violenza contro i civili.
Il racconto
Ha ancora molta paura negli occhi Samera quando ripensa a quel giorno e parlando di questa terribile esperienza, ha ricordato che erano intorno alle 9 quando insieme a Simone ha deciso di effettuare un’escursione insieme ad altre persone.
“ci siamo incamminati per le montagne, dove un autobus ci aspettava. a un certo punto sono arrivate queste persone con spray al peperoncino e bastoni, le quali si sono messe in mezzo impedendoci di continuare la camminata e cominciando ad attaccarci”.
Il gruppo di assalitori era formato da 6 giovani e sebbene le conseguenze peggiori le hanno avute gli altri escursionisti del gruppo, formato da palestinesi e non solo, anche lei ha riportato conseguenze.
Samera è stata colpita ad un braccio e solo dopo aver avvisato le autorità, il gruppo è stata raggiunto da alcuni soldati e scortato fino al mezzo.
Intanto, il Consolato italiano a Gerusalemme ha riferito di aver assistito i giovani italiani coinvolti nella vicenda, in modo che ne uscissero velocemente, sani e salvi.
Secondo alcune informazioni trapelate, gli aggressori fanno parte di un nucleo di soldati ebraici che operano nella zona in questione.
Dall’ospedale fanno sapere che tutto il gruppo, formato da francesi, palestinesi, italiani e americani, è in buone condizioni ma c’è assoluto riservo sui dettagli.