Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è intervenuto dopo le diverse dichiarazioni e denunce nel mondo della ginnastica ritmica italiana, chiedendo scusa a tutte le atlete per le violenze subite.
Negli ultimi giorni sono stati tanti i racconti di denuncia da parte delle atlete italiane di ginnastica ritmica, un mondo che dall’esterno sembra perfetto, ma che a quanto pare nasconde dei retroscena violenti.
Dopo questi racconti di umiliazioni e violenze psicologiche, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha preso la parola, in primis scusandosi pubblicamente con tutte le atlete che hanno dovuto affrontare situazioni molto pesanti.
In questi giorni sono emersi diversi racconti molto forti da parte di alcune atlete italiane, campionesse di ginnastica ritmica.
Tutto è iniziato dalle denunce pubbliche di Nina Corradini e Anna Basta, due ex atlete che hanno palesato la loro brutta esperienza, che hanno vissuto a causa di abusi e violenze fisiche e psicologiche, riguardanti soprattutto il loro aspetto fisico.
Parole che hanno fatto scaturire un’enorme dibattito pubblico, raggiungendo anche le posizioni più alte della Federginnastica, che ha richiesto il commissariamento dell’Accademia di Desio, dove pare si siano consumate le suddette violenze.
Ora interviene anche Giovanni Malagò, il Presidente del Coni, che prima di tutto ha ritenuto giusto chiedere scusa a tutte le atlete coinvolte in questa tipologia di maltrattamenti:
“Come presidente del Comitato olimpico, sento l’obbligo di chiedere scusa a tutte le atlete ed ex atlete che hanno sofferto a causa di comportamenti inappropriati”.
Come presidente del Coni si scusa, ma Malagò non vuole fare di tutta l’erba un fascio quindi per lui è giusto che si indaghi con precisione, in modo che chi ha sbagliato pagherà di certo la sua pena.
Dopo le scuse che ha ritenuto doverose, il presidente Malagò in un’intervista a Repubblica, ha dichiarato che i casi devono essere approfonditi per capire esattamente di che fenomeno stiamo parlando, soprattutto di quali dimensioni:
“bisogna capire la reale dimensione del fenomeno. La ginnastica più di altri sport ha nella questione del peso, uno dei suoi aspetti cruciali.”
Secondo il presidente Coni, un grado di durezza è inevitabile durante gli allenamenti delle atlete, ma molto diverso quando si arriva alla violenza e alla vessazione delle ragazze, atteggiamento che di sicuro va punito.
Per Malagò deve essere tutto accertato e va capito chi ha sbagliato, se i singoli allenatori o se esisteva davvero un sistema ormai consolidato, che ha portato i colpevoli a sbagliare più e più volte.
Niente da giustificare, quindi, secondo il presidente del Coni che però ci tiene a precisare che i fatti vanno dimostrati e si faranno precise indagini sulla questione.
Infine, Malagò si espone anche sulla posizione di Emanuela Maccarino, la direttrice del centro di Desio. Secondo lui, l’allenatrice è una delle più umane e professionali che ci sono in Italia, quindi il suo posto nella giunta del Coni non è messo in discussione.
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