Prima di uccidere Alessandra Matteuzzi, sua ex compagna, il 27enne Giovanni Padovani avrebbe mandato un messaggio di scuse alla madre.
La comunicazione in chat sarebbe agli atti dell’inchiesta e farebbe parte, secondo Ansa, di un più corposo numero di messaggi che Padovani e sua madre si sarebbero scambiati nei mesi precedenti al delitto.
Giovanni Padovani, 27 anni, è in carcere con l’accusa di aver ucciso a martellate la ex compagna 56enne Alessandra Matteuzzi, colpita sotto casa a Bologna il 23 agosto dello scorso anno.
L’uomo, nei mesi precedenti il delitto, avrebbe comunicato spesso con sua madre esternando le sue preoccupazioni per i presunti tradimenti e manifestando, scrive Ansa, ossessioni che secondo gli inquirenti emergerebbero proprio dal tenore delle chat del presunto assassino.
Tre giorni prima dell’omicidio, riporta Il Resto del Carlino, Padovani avrebbe inviato un vocale alla madre e il tono della comunicazione sarebbe stato drammatico.
“Ti chiedo scusa“, le avrebbe detto quasi ad anticipare l’orrore che poi si sarebbe consumato poche ore più tardi sotto l’abitazione della vittima.
Era la sera del 20 agosto 2022, secondo quanto ricostruito dal quotidiano, quando Giovanni Padovani, con toni che avrebbero assunto un tenore drammatico, avrebbe inviato il vocale alla madre chiedendole scusa anticipatamente senza specificarne però il motivo.
Le sue parole sarebbero state le seguenti: “Ti chiedo scusa anticipatamente. Sappi che ti vorrò sempre bene e ti voglio bene, qualsiasi cosa possa accadere e può succedere nella vita, e devi essere tanto forte adesso più che mai mamma, capito…? ok?“.
Secondo la ricostruzione del delitto, Giovanni Padovani si sarebbe appostato in attesa che la ex compagna tornasse a casa, in via dell’Arcoveggio a Bologna, per poi mettere in atto il suo piano di morte.
Nei giorni precedenti, riporta ancora Il Resto del Carlino, il 27enne avrebbe annotato sul suo telefono alcuni appunti che, per l’accusa, avrebbero rappresentato un promemoria del materiale che gli sarebbe servito per compiere l’omicidio.
Tra il 20 e il 21 agosto, a una manciata di ore dal delitto, Padovani avrebbe inserito tra le note del cellulare parole come “Nastro isolante, martello, corda (meglio manette), fai chat inventata tra te e lei dove ti dice di venire”.
Il 27enne è in carcere con le accuse di omicidio aggravato da premeditazione, futili motivi, legame affettivo e stalking.
Agli inquirenti avrebbe rivelato di essere ossessionato dalla ex compagna, che poche settimane prima di morire lo aveva denunciato a seguito degli atti persecutori che avrebbe subito dopo la fine della loro relazione.
Alessandra Matteuzzi sarebbe stata uccisa con modalità particolarmente efferate, colpita con un martello e una panchina proprio sotto la sua casa mentre era al telefono con la sorella.
Quest’ultima ha poi raccontato che la donna, da tempo, aveva paura e per questo era solita intrattenersi in una conversazione al cellulare per avere compagnia durante i suoi spostamenti, nel costante timore di trovarsi di fronte all’ex compagno.
Quel 23 agosto, l’incubo di Alessandra Matteuzzi sarebbe diventato realtà, precipitando nella cronaca di un orrore sconvolgente.
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