Dopo le recenti uscite di Silvio Berlusconi, ci ha pensato Toti a replicare alle parole del leader di Forza Italia. “Il centro è di tutti”.
Dopo le dichiarazioni Il centro è Forza Italia” di Silvio Berlusconi in un recente video, Giovanni Toti ha voluto rispondere al cavaliere. Le parole durante la la convention di Italia al Centro: “Il centro è di tutti”. Calenda intanto avverte il rischio di un centro poco netto e aperto a tutti, che potrebbe portare pochissimi voti.
Berlusconi, “Il centro è Forza Italia”: le reazioni
Botta e risposta. A meno di un anno dalle prossime elezioni, nel versante “centrista” in queste ore, il discorso di Silvio Berlusconi ha fatto molto discutere, suscitando repliche e smentite.
Anche da parte delle federazioni che si apprestano tra Toti, Mastella, Calenda, Renzi e molti altri, a combattersi quel 10% – percentuale emersa dagli ultimi sondaggi.
Ma alla bagarre – se così si può definire – ha dato il via ancora una volta Silvio Berlusconi, con un suo recente discorso nel quale ha voluto toccare tutti i punti fondamentali del suo partito.
Il classico elenco schematico del cavaliere, che proprio nell’atto di esplicare i valori di cui si farà protettore Forza Italia, ha parlato anche di centro. Per l’esattezza l’ex Primo Ministro ha affermato: “Il centro è Forza Italia“.
Un partito secondo il cavaliere del quale in Italia non si potrebbe fare a meno. “A Roma si riunisce un cantiere per costruire il centro – prosegue Berlusconi – Vorrei ricordare a questi signori che il centro siamo noi“.
Le repliche sono arrivate sia da Giovanni Toti, in queste ore, sia da parte di Calenda, che ha ironizzato sia sul centro che sul leader di Forza Italia.
Toti, replica a Berlusconi alla Convention di Italia al Centro
“Sento dire Lo dico anche con affetto, a chi in queste ore continua a dire ‘il centro è mio, il centro è nostro’. Ma il centro è di tutti“.
E’ questa la risposta di Giovanni Toti, nemmeno così velata, a Silvio Berlusconi.
Toti ha chiuso la convention di Italia al Centro dicendosi ambizioso di riuscire a costruire “un cantiere” che diventi un grande movimento politico, con generali cambiali, che ruotano a seconda della volontà degli iscritti.
A tali frasi e indicazioni, Calenda ha voluto rispondere dicendosi dubbioso, invitando i politici di centro a essere netti, piuttosto che invitare in un cantiere troppo aperto, un “fritto misto” che non porterebbe un singolo voto.