Giovedì ci sarà un nuovo Consiglio dei Ministri per discutere della situazione in Emilia Romagna.
L’incontro è previsto per le 18, intanto nella regione è attesa la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che si recherà nei territori alluvionati per “toccare” direttamente con mano il problema. Prevista anche una seconda visita di Giorgia Meloni.
Nuovo Cdm per l’emergenza in Emilia Romagna
Il maltempo sembra aver allentato la presa in Emilia Romagna, la regione devastata nell’ultima settimana da frane e alluvioni, a tal punto da motivare uno stanziamento imponente di fondi per far fronte ai danni economici. Nel Consiglio dei Ministri di ieri è stato deciso per un pacchetto di aiuti di 2 miliardi di euro ed è solo la prima tranche.
D’altronde lo stesso presidente di Regione, Stefano Bonaccini, ha definito questi soldi insufficienti perché le stime parlano al momento di circa 8 miliardi di euro di danni, anche se è difficile quantificare la cifra esatta e c’è tanto ancora da definire.
Domani infatti è previsto un nuovo Consiglio dei Ministri, che si terrà alle 18. Questo incontro ha lo scopo di prendere ulteriori decisioni sulla gestione dell’emergenza e a renderlo noto è stato Palazzo Chigi, spiegando che la premier tornerà a Roma proprio per questo appuntamento, dopo aver sorvolato insieme a Ursula von der Leyen le zone colpite dal maltempo.
Le parole di Bonaccini
Intanto Bonaccini è tornato a parlare di questa situazione nell’aula dell’assemblea legislativa, sottolineando la necessità di risorse nell’immediato per avviare la ricostruzione delle strade, sono infatti più di 600 quelle inagibili, e anche tante ferrovie. Bisogna poi bloccare le frane e ripristinare gli argini dei 23 fiumi esondati.
Questi sono interventi importanti che devono essere fatti prima dell’autunno, altrimenti la regione si troverà di nuovo in difficoltà alla prima pioggia, anche debole.
Bonaccini ha poi portato l’attenzione alla questione riguardante il commissario, dicendo che solitamente è il presidente di regione a ricoprire questo ruolo, tuttavia le polemiche politiche non sono importanti per lui:
“voglio solo che la popolazione venga aiutata, non mi importa chi sarà il commissario ma non è possibile che si trovi a roma, deve essere una persona che tocca con mano la gravità della cosa”.
Il presidente ha ricordato l’importanza nel far avere alle imprese il 100% del rimborso dei danni, altrimenti molti non riapriranno più. Per quanto riguarda le famiglie, una buona notizia è arrivata da Musumeci, che ha confermato lo stanziamento di un contributo che arriverà fino a 900 euro a nucleo, a seconda dei componenti.
“bisogna occuparsi della regione, non degli equilibri politici delle nomine. non è importante chi se ne occupa, ma bisogna intervenire in fretta perché queste persone hanno subito danni devastanti”.
Sul dibattito è intervenuta anche la Lega confermando anch’essa che non ci sono preferenze per la nomina del futuro commissario, l’importante è che i tempi vengano velocizzati.
Nell’aula del consiglio regionale dell’Emilia Romagna però il centrodestra ha votato all’unanimità contro una mozione del Pd, approvata dalla maggioranza e dal Movimento 5 Stelle, nella quale veniva chiesto al governo di nominare come commissario alla ricostruzione per i danni lo stesso Bonaccini. Dopo il suo intervento sono arrivati i voti contrari di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Rete civica.