E’ il francese Bouhanni (Fdj) a imporsi nella quarta tappa del Giro d’Italia 2014. Frazione breve, solo 112 km, contraddistinta dalla pioggia prima della partenza. I corridori non fanno la corsa finché non arriva dalla giuria la decisione di neutralizzare la tappa al penultimo giro del circuito di Bari: appare decisione esagerata perché non piove nel corso dei chilometri, ma alla fine sarà la scelta giusta. All’ultimo giro, quando la volata era già lanciata ed Elia Viviani era ben posizionato con la sua Cannondale per giocarsi la vittoria, arriva la caduta in testa per il velocista italiano e il gruppo si spezza. Gli uomini Giant con Mezgec sembrano aver vita facile, ma Bouhanni riesce a riportarsi nella scia e ai 200 metri riprende Veelers e si invola verso il successo di tappa davanti a Nizzolo, Veelers, Ferrari e Viviani. «Ho avuto una foratura a 2 giri dall’arrivo e sono riuscito a tornare davanti grazie a una grande squadra. Alla fine temevo di scivolare perché era davvero come una pista ghiacciata», commenta il francese ai microfoni di Raisport.
Sfortunato Viviani, che aveva interpretato alla perfezione il finale di gara prima che arrivasse la caduta: «C’è stata una scivolata dei miei compagni ai meno 3 dall’arrivo e sono caduto anch’io». Quanto alla scelta di chiedere la neutralizzazione, la maglia rosa commenta così a caldo: «Abbiamo deciso insieme a tutti i corridori che non c’erano le condizioni di sicurezza e abbiamo deciso di chiedere la neutralizzazione». Michael Matthews resta in maglia rosa e domani c’è il primo arrivo in salita.
Cronaca della tappa
Ultimo chilometro: si riaccodano sui primi Bouhanni e Viviani sembra quasi potercela fare! Gran recupero. Mezgec terza posizione, poi Bouhanni e Ferrari, parte la volata e Mezgec all’ultima curva ha un problema. Bouhanni rimonta il Giant (Veelers) che doveva tirare la volata a Mezgec e vince davanti a Nizzolo e Veelers. E pensare che Bouhanni ai meno 12 era nella coda delle ammiraglie
-3 km: Solo i Cannondale sembrano ben organizzati per Viviani. Caduta! Scivolata nelle prime posizioni! sta piovendo! I Giant restano davanti da soli, altra scivolata ai meno 2. Roberto Ferrari e Nizzolo gli unici a contrastare Mezgec con ben 4 compagni di squadra. Si sono materializzati i timori del gruppo sulla pericolosità del circuito
-4 km: Cannondale in testa, si crea il treno anche per Mezgec e arrivano gli Fdj con Bouhanni, riuscito a recuperare
-6 km: Viviani si porta davanti con la squadra e anche gli Sky sono nelle prime posizioni per Swift
17:05 – In testa accanto alla Orica c’è la Bmc di Cadel Evans che non vuole correre rischi almeno fino alla neutralizzazione.
Gruppo in lunga fila indiana, con Santaromita e Matthews intorno alla quinta posizione. Si passa ora sotto il traguardo: ultimo giro, meno 8 alla volata!
17:00 – Bouhanni è in coda al gruppo! Dovrà risalire la coda delle ammiraglie e riportarsi in testa se vorrà fare lo sprint, comunque tante energie sprecate per il francese. Difficilmente riuscirà a farcela, nonostante abbia un compagno al suo fianco e sia dietro macchina: meno 12.
16:56 – Si entra nel penultimo giro, 16 km al traguardo: la corsa verrà neutralizzata al passaggio successivo
16:50 – Ancora 23 km e poi sarà volata. Tappa priva di temi sportivi al momento, mentre c’è tanta carne al fuoco per far polemica e interrogarsi sul comportamento del gruppo.
16:39 – Meno 30 all’arrivo, il gruppo è allungatissimo e c’è chi perde terreno (Carretero)
16:36 – Si sprinta al traguardo volante del chilometro 78,9: niente abbuoni ma c’è la maglia rossa in palio ed è Viviani a precedere Nizzolo, Ferrari e Ratto, Swift solo quinto, Viviani è al momento in testa alla classifica della maglia rossa, vedremo dopo l’arrivo.
A Bari, 24 anni fa, Gianni Bugno si prendeva la prima maglia rosa di quel Giro, portata sulle spalle fino alla fine
16:28 – Oltre agli Orica Green Edge arrivano davanti gli uomini Cannondale, oggi Viviani proverà a giocarsi la volata. Mancano meno di 40 km all’arrivo.
16:22 – Organizzazione: a causa di condizioni meteo poco favorevoli (?) e per alcuni punti critici presenti lungo il percorso, il tempo finale della gara verrà preso alla campana dell’ultimo giro e non ci saranno abbuoni. I corridori hanno viste soddisfatte le loro richieste.
16:21 – Il contendere: la neutralizzazione o meno dell’ultimo giro. I corridori non hanno avuto conferme ufficiali da parte dell’organizzazione, che stante le condizioni meteo attuali non avrebbe motivo di dichiararla. Vedremo l’evolversi della vicenda, se la spunterà il gruppo o meno.
16:17 – Gran parlare in testa al gruppo tra i veterani e non tutti sembrano d’accordo sull’andatura turistica intrapresa. Mancano 47 km all’arrivo
16:11 – A ben vedere, si è corso in condizioni decisamente peggiori e più rischiose di quelle che sembrano esserci a Bari. Petacchi a colloquio con Marco Velo, sulla moto in rappresentanza dell’organizzazione. Non ci fanno una bella figura i corridori in questo frangente…
16:05 – Attenzione, si rialza il gruppo e gli Orica Green Edge fanno segno di “time-out”. Vedremo cosa accade adesso, sembra ci sia qualcosa che non va. C’è il rifornimento intanto e il motivo del gesto può essere l’arrivo nuovamente della pioggia. Timori eccessivi o giustificati?
16:03 – Completato il secondo giro del circuito, sempre la squadra della maglia rosa in testa al gruppo. Mancano 58 km al traguardo. Gruppo ben sgranato, è corsa vera. L’ultima curva a cui prestare particolare attenzione è ai -900 metri, una destra che arriva dopo un tratto piuttosto stretto, dove tutti vorranno guadagnare le prime posizioni per lo sprint.
15:55 – Orica Green Edge in testa al gruppo quando si chiude il primo giro del circuito: l’ultima curva è ai 350 metri e non desta troppe preoccupazioni. C’è il pubblico delle grandi occasioni a Bari, tutt’altro clima rispetto a Dublino.
Da come si muove il gruppo, l’ipotesi neutralizzazione sembra essere sfumata. Andatura che si alza, vedremo chi proverà a mettersi in mostra e cercar gloria nonostante la volata sia segnata
Diamo nel frattempo uno sguardo alla classifica generale. Matthews ha 8″ di vantaggio su Alessandro Petacchi, poi Daniel Oss a 10″, Durbridge a 14″ e Santaromita a 15″.
15:51 – 37,7 km/h la media della prima ora, a conferma di come si sia andati tranquilli aspettando di arrivare sul circuito e conoscere le condizioni dell’asfalto
15:46 – Ci siamo, il gruppo è a Bari e inizia il circuito finale, da percorrere per 8 tornate. Asfalto asciutto, a parte qualche modesta chiazza nella prima parte dell’anello: ricordiamo che ogni giro è di 8300 metri e dopo il primo passaggio sapremo della neutralizzazione.
15:39 – La corsa entrerà nel circuito finale a 73 km dall’arrivo, al momento siamo ai -77
15:30 – Dal gruppo si apprende che si arriverà a Bari e dopo la prima tornata del circuito si deciderà il da farsi: se neutralizzare l’ultimo passaggio o fare gara regolare fino agli ultimi chilometri, dove tradizionalmente interviene la neutralizzazione in caso di cadute. Fino a Bari sarà tappa di “trasferimento”, senza bagarre, fughe o attacchi. Intanto al momento sulla corsa non piove e l’asfalto è umido
15:25 – Gruppo compatto, nessuno prende l’iniziativa in attesa di conoscere la decisione della giuria sulla neutralizzazione dell’ultimo giro.
15:12 – Non c’è nessuna intenzione al momento di dare battaglia. Piuttosto, c’è un gran conciliabolo degli uomini di classifica (su tutti Evans; ndr) per quella che potrebbe essere la neutralizzazione dell’ultimo giro del circuito di Bari. Martinello e Garzelli hanno confermato quanto sia insidioso l’asfalto, molto scivoloso e rischioso per una volata a ranghi compatti. Aspettiamo eventuali comunicazioni ufficiali del direttore di gara che confermino la neutralizzazione o meno.
15:00 – Il gruppo marcia compatto nei primissimi chilometri di gara, sono 15 quelli messi sotto le ruote.
14:46 – Mentre la carovana si avvia al Km 0, Kittel via Twitter: «Mi dispiace molto lasciare questa corsa meravigliosa»
14:39 – Il via alla tappa verrà dato alle 14:46, con la maglia rosa sulle spalle di Michael Matthews (Orica Green Edge)
14:31 – Amici appassionati del grande ciclismo, bentrovati. Sono Fabiano Polimeni e tra pochi minuti, da Giovinazzo, prenderà il via la quarta tappa del Giro d’Italia 2014. Alla partenza piove e arriva la notizia che Marcel Kittel, dominatore delle due volate disputate finora, non partirà a causa della febbre: pronostico apertissimo dopo questa sorpresa dell’ultima ora.
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