Giro d’Italia 2014: Rogers vince sullo Zoncolan, aiutato da un “tifoso” imbecille

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Michael Rogers vince la 20esima tappa del Giro d’Italia 2014 con arrivo sullo Zoncolan, aiutato da un (non) tifoso imbecille che mette fuori gioco Francesco Manuel Bongiorno col quale stava pedalando verso la vetta. Il giovane corridore della Bardiani stava seguendo l’australiano quando l’ennesimo esibizionista in cerca di un primo piano in TV lo ha urtato facendolo quasi tamponare con il collega della Tinkoff Saxo: ha dovuto mettere piede a terra e non è stato affatto facile poi ripartire su un tratto al 15%. Magari poi Rogers avrebbe vinto lo stesso, ma non è così che si fa perdere una chance unica a un ciclista onesto e non certo di primo piano come Bongiorno: alla fine è stato superato anche dall’ottimo Franco Pellizotti, terminando terzo. Nessun cambiamento in classifica generale.

Un arrivo in lacrime per Pellizotti, che aveva studiato questa tappa nei minimi dettagli andando in fuga e poi gestendosi al meglio sulla salita finale. Ma non aveva fatto i conti con Rogers, che quest’anno aveva già per altro trionfato a Savona: “Ci tenevo davvero tanto a vincere, sarebbe stata la più bella giornata della mia carriera“, ha commentato a caldo il capitano della Androni Giocattoli. Bongiorno è amareggiato: “Sì, sono amareggiato a dir poco, non si può essere danneggiati così“. In realtà non è stato l’unico a subire la voglia di apparire di questi idioti di prima categoria che corrono a fianco dei ciclisti solo per farsi inquadrare non certo per fare tifo.

Ma c’è modo è modo: il mitico Diavolo è un esibizionista, certo, ma non ha mai e poi mai dato fastidio ad alcun corridore. Manca il rispetto, ma c’è da stare sicuri che questi stupidi individui non sono certo dei ciclisti, sono sulle salite solo in cerca di quei 4 secondi di celebrità. C’è anche da dire che servirebbe un maggiore controllo: al Tour de France, le moto dell’organizzazione “vanno giù cattive” con gli spettatori indisciplinati chiudendoli subito a bordo strada. È l’unico modo per proteggere professionisti che si fanno un mazzo tutto l’anno e che non possono essere danneggiati in questa maniera.

Anche lo stesso Rogers si è dovuto fare largo tra gli idioti a manate e in sala stampa si è scatenato un applauso scrosciante verso Poels che si è “vendicato” afferrando gli occhiali di un non-tifoso e poi gettandoli in mezzo al prato. Tornando alla cronaca, la maglia rosa Nairo Quintana ha legittimato il primato rimanendo agganciato a ogni tentativo di Uran Uran, che a sua volta ha distanziato in modo irrecuperabile l’ottimo Aru, che – a sua volta pure – ha sigillato il terzo podio respingendo Rolland, Majka e Pozzovivo. Domani il Giro arriverà a Trieste, nel segno dei colombiani, assoluti protagonisti.

CLASSIFICA DI TAPPA
1 ROGERS Michael AUS TCS 4:41:55 0:00 10″
2 PELLIZOTTI Franco ITA AND 4:42:33 0:38 6″
3 BONGIORNO Francesco Manuel ITA BAR 4:42:44 0:49 4″
4 ROCHE Nicholas IRL TCS 4:43:30 1:35
5 BOOKWALTER Brent USA BMC 4:43:32 1:37 1″
6 CHALAPUD GOMEZ Robinson E. COL COL 4:43:41 1:46
7 PREIDLER Georg AUT GIA 4:43:47 1:52
8 MONFORT Maxime BEL LTB 4:44:07 2:12
9 CATALDO Dario ITA SKY 4:44:19 2:24
10 GESCHKE Simon GER GIA 4:44:32 2:37

CLASSIFICA GENERALE
1. Nairo Quintana
2. Rigoberto Uran Urán a 3:07
3. Fabio Aru a 4:04
4. Rolland a 5:46
5. Pozzovivo a 6:41
6. Majka 7:13
7. Kelderman a 11:09
8. Evans a 12:00
9. Hesjedal a 13:35
10. Kiserlovski a 15:49

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