La gita scolastica è il punto finale di un ciclo che vede, per la prima volta, tutti i ragazzi di una stessa classe uscire insieme per più giorni. Ma quanto costa alle famiglie? E tutti possono permetterselo?
I costi sono notevolmente saliti, quasi del 20%. Per questo motivo, la metà degli alunni ha deciso di rinunciare a questo momento importante della vita scolastica.
Prima, con al massimo 300€, era assicurata la gita scolastica finale di più giorni verso una località. Oggi, quel prezzo è lievitato ed anche di molto. La cifra che vi abbiamo segnato è solo la base, o meglio, il punto di partenza, perché si può arrivare anche intorno ai 600€, più o meno con un mese di affitto.
Non solo le famiglie, ma è anche la scuola, ora, a fare i conti con quello che viene definito il “caro gite”. Costi che sono lievitati più del 20% rispetto agli anni precedenti e, dall’altro lato, la metà degli alunni che è costretta a rinunciare a questa tappa importante della vita scolastica, perché “non può permetterselo”.
Nonostante sia uno dei momenti di vita scolastica più amato dagli stessi ragazzi, molto sono costretti a dirvi di NO, perché fuori dalla loro portata economica. I prezzi delle agenzie di viaggio, i costi lievitati dei trasporti per una serie di motivazioni: molte famiglie non possono più permetterselo e, perciò, i loro ragazzi sono costretti a rinunciare alla fatidica “gita dei 5 giorni”.
“Le classi ormai partono con appena metà o poco più dei ragazzi, i costi sono saliti del 20%” – spiega l’Anp Lazio. Costi che lievitano proprio nel momento in cui, finita la pandemia da Covid e messe al bando ogni tipo di restrizione che ci aveva fatto compagnia in questi ultimi due anni, si poteva tornare a viaggiare. Ed invece no, ecco un altro stop.
Quello che poteva esser un momento di svago ed apprendimento insieme, fra studenti ed insegnanti, che si vedevano a convivere insieme per più giorni, fuori dalle mura scolastiche, per molti non è più possibile. In tutte le scuole, c’è da dire, che le gite quanto i viaggi d’istruzione sono ripartiti, ma sono le stesse scuole che, per far quadrare i conti quanto più possibile, riducono le mete, limitandole, ad esempio, alla sola Italia e rinunciando, quindi ai viaggi all’estero, tranne nei casi specifici ed estremamente indispensabili.
L’inflazione sta pensando sulle famiglie italiane e, anche se le scuole scelgano mete ed itinerari più economici per l’uscita di più giorni, comunque sono in molti a dovervi rinunciare lo stesso. Stando ad alcuni calcoli, ad esempio, una gita a Madrid può arrivare a costare fino a 650€ che, come si può capire, già per una famiglia che ha un solo figlio è proibitivo come prezzo, figuriamoci per chi ne ha più di uno che vorrebbe andare alla gita di più giorni.
Per molti ragazzi, sono proprio le gite scolastiche, che siano quelle di una sola giornata o di più giorni, l’occasione per uscire dal proprio territorio e conoscere nuovi posti. Ma, con i costi che lievitano, tutto questo non diventa più possibile.
Anche se le scuole, come dicevamo, si impegnano a rivedere gli itinerari e a scegliere quelli più alla portata di tutti, arrivando a coprire parte delle spese per incentivare la partecipazioni di più studenti, la risposta non sempre è positiva. Di conseguenza, gli alunni che restano a casa e che non possono parteciparvi sono sempre di più.
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