Vittorio Pisanu, il papà di Giulia e Alessia, le due sorelle travolte e uccise da un treno dell’Alta Velocità il 31 luglio scorso, ha deciso di creare un’associazione, che porterà il nome delle due figlie, per aiutare gli adolescenti ad avere percezione del pericolo.
Intanto, le indagini per capire cosa sia davvero successo alle due giovani e perché si trovassero sui binari non hanno fatto emergere nulla di nuovo. Domande che, forse, resteranno senza una risposta.
Chi le conosceva le ha descritte come ragazze responsabili, che non avrebbero mai fatto una bravata del genere. Eppure, stando al racconto di diversi testimoni, quella mattina Alessia e Giulia sono finite volontariamente sui binari.
Tante sono le domande che si stanno ponendo i familiari, e non solo, di Alessia e Giulia, le due sorelle di Castenaso (Bologna), morte il 31 luglio scorso alla stazione di Riccione.
Le due adolescenti (15 e 17 anni) avevano trascorso la serata in discoteca, il Peter Pan. Intorno alle 6 erano arrivate in stazione, accompagnate da un ragazzo conosciuto quella notte, per prendere un treno che le avrebbe riportate a casa, a Castenaso.
Su quel convoglio però Alessia e Giulia non sono mai salite. Un treno dell’alta Velocità le ha travolte e uccise mentre si trovavano sui binari.
Stando al racconto di alcuni testimoni, la più piccola, Alessia, si trovava sui binari, quando Giulia, nel tentativo di portarla via, è stata travolta dal treno.
Qualcuno ha riferito che per un attimo ha tentato di tornare indietro, quando ha capito che Alessia non si sarebbe mossa da lì, ma era ormai troppo tardi.
Sulla vicenda sono in corso le indagini per capire cosa sia davvero successo, ma forse, tante delle domande che inquirenti e familiari si stanno ponendo non troveranno mai una risposta.
Il papà di Giulia e Alessia non si dà pace. La sera della tragedia avrebbe dovuto accompagnarle lui a Riccione, per poi riportarle a casa la mattina seguente, come tante volte aveva già fatto.
Quel sabato però Vittorio Pisanu non si sentiva tanto bene, così aveva concesso alle due figlie di andare da sole, dando loro una fiducia che non avevano mai tradito.
Quella drammatica mattina Giulia e Alessia hanno trovato la morte sui binari della stazione. La loro famiglia, Vittorio, sua moglie e l’altra figlia, Stefania, cercano ogni giorno il modo di andare avanti nel ricordo delle due sorelle.
Vittorio Pisanu ha deciso quindi di fondare un’associazione, che porterà il nome delle sue figlie, con l’intento di aiutare i giovani a crescere lontano da ‘certi ambienti’, per far sì che la morte di Giulia e Alessia ‘non sia vana’.
Nell'universo apparentemente sicuro dei supermercati italiani, un nuovo caso sta catturando l'attenzione dei consumatori. Un…
Hai mai notato come le luci possano trasformare completamente un ambiente? C’è qualcosa di quasi…
Quando una vita si spegne, il silenzio lascia spazio a domande spesso trascurate. Non sono…
Un tranquillo pomeriggio si è trasformato in un susseguirsi di eventi degni di un film…
A quasi un anno dalla morte di Giulia Cecchettin, evento brutale che ha acceso un’ulteriore…
E sono sempre di più gli italiani che vorrebbero andare in pensione in anticipo. Per…