Caso Giulia Tramontano: le dichiarazioni del barman sarebbero state in buona parte smontate dai rilievi effettuati dai Carabinieri e dalle analisi sulle macchie di sangue ritrovate sulle pareti dell’abitazione a Senago.
La ricostruzione delle forze dell’ordine andrebbe a smantellare il castello di bugie costruito dal trentenne, che durante la prima confessione aveva dichiarato che la donna dapprima si era ferita con un coltello in maniera volontaria e poi lui per non farla soffrire l’avrebbe accoltellata mortalmente.
Non essendo stato creduto dagli inquirenti, l’uomo aveva aggiustato la versione dei fatti, in un secondo tempo, raccontando che la ragazza si era ferita per errore e dopo lui l’aveva accoltellata al collo. Anche in questo caso il giovane avrebbe mentito spudoratamente, senza raccontare che in realtà il suo sarebbe stato un vero e proprio agguato premeditato, alle spalle.
Il taglio al collo è stato incisivo, lui si trovava alle spalle di Giulia. L’ha colpita dritta alla gola, la donna infatti è morta subito. Nelle prossime ore saranno effettuati gli esami sul cadavere della ragazza, per provare a ricostruire la dinamica dell’omicidio. L’autopsia è stata fissata per venerdì e sarà affidata ai consulenti medici legali.
La richiesta di processo con rito immediato si avvicina sempre di più e a questa si aggiunge l’aggravante della premeditazione a seguito della quale Impagnatiello rischia una condanna all’ergastolo. Nell’appartamento dei due sono state ritrovate diverse tracce ematiche.
All’interno della casa e sul pianerottolo c’era tanto sangue da far pensare ad un falso positivo del luminol, come riferisce Tgcom24. Inizialmente la casa agli investigatori e agli inquirenti sembrava in perfetto ordine. La pulizia regnava proprio come l’ordine maniacale. Con il luminol però è venuta fuori una verità totalmente diversa.
Coloro che erano sul posto e che hanno usato il luminol tra le pareti di casa di Giulia raccontano di essere rimasti colpiti dall’attenzione con cui il giovane ha ripulito tutto dopo l’omicidio.
Intanto si andranno ad approfondire i profili di favoreggiamento perché qualche altra persona potrebbe essere stata coinvolta nell’omicidio di Giulia Tramontano.
Impagnatiello era andato in un bar di proposito per chiedere se c’erano delle telecamere disposte fuori per valutare le immagini. Probabilmente stava cercando di capire se qualche telecamera avesse ripreso qualcosa. D’altra parte, un testimone ha raccontato di aver sentito dei rumori sui gradini che conducono al box. Cosa che potrebbe portare ad escludere l’aiuto di una seconda persona lì presente per spostare il cadavere.
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