Stava facendo uno stage di lavoro, ma ne è rimasto ucciso. Le indagini, oggi, hanno portato ai primi indagati per la morte del giovane Giuliano De Seta.
Durante uno stage scolastico, fatto presso un’azienda in provincia di Venezia, Giuliano rimase ucciso da uno stampo d’acciaio.
Può uno stage scolastico, che ti fa affacciare al mondo del lavoro, ucciderti? Assolutamente no, ma per il povero Giuliano De Seta, ragazzo di 18 anni, purtroppo sì. Stava imparando all’azienda “Bc Service” a Noventa di Piave, in provincia di Venezia, quando è stato colpito, rimanendone ucciso, da uno stampo d’acciaio.
Inutili e vani furono i soccorsi per Giuliano: è morto schiacciato sul colpo. Il fatto è avvenuto lo scorso venerdì e, immediatamente, sono partite le indagini per capire l’esatta dinamica dell’incidente e trovare, eventualmente, delle prove per capire se si era trattato di un incidente fatale o se c’era stata qualche negligenza da parte dell’azienda stessa.
Ad oggi, le indagini stesse hanno portato ad indagare 4 persone e si tratta dell’amministratore unico della società dove Giuliano stava facendo lo stage, un insegnante, il responsabile della sicurezza dell’azienda e la preside dell’istituto frequentato dalla giovane vittima. Per loro quattro l’accusa è di omicidio colposo. Le indagini sono ancora in corso.
Dal giorno in cui Giuliano è rimasto ucciso, nella sua scuola e non solo, tante sono state le manifestazioni degli studenti che hanno chiesto la sospensione dei progetti di alternanza scuola – lavoro. Anche i lavoratori si uniranno al dolore della famiglia e degli amici di Giuliano il giorno dei suoi funerali, che si terranno la prossima settimana.
Come? Con una manifestazione simbolica: un’ora di sciopero in tutti i luoghi di lavoro della Regione Veneto. Per denunciare e protestare, perché non si può morire sul lavoro e di lavoro. E per Giuliano si trattava di uno stage, ovvero imparare il suo mestiere del futuro.
I rappresentanti dei sindacati di base del Veneto hanno a pieno appoggiato questa iniziativa di sciopero in ricordo della giovane vittima. Nella sola regione Veneto, fanno sapere, nel periodo gennaio – luglio del 2022, si sono registrati 60 incidenti mortali sul lavoro, molti di più rispetto a quelli dello scorso anno.
Ma Giuliano non è stata l’unica giovane vittima di uno stage di lavoro quest’anno. In Friuli, un altro ragazzo, Lorenzo, anche lui 18enne, è morto l’ultimo giorno di stage. A febbraio, invece, anche Giuseppe, 16enne è morto in un incidente stradale sul furgone dell’azienda, presso la quale, anche lui, stava facendo uno stage scuola – lavoro.
Morti bianche alle quali si deve dare subito una risposta.
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