In seguito ai deludenti incontri del 7 e 8 aprile scorso tra gli inquirenti egiziani e quelli italiani a Roma, i magistrati di piazzale Clodio avevano chiesto una serie di documenti utili alle indagini sulla morte di Giulio Regeni il ricercatore friulano morto in Egitto lo scorso febbraio. Tra questi documenti, anche i tabulati telefonici di alcuni dei tredici cittadini egiziani di cui il pm Sergio Colaiocco e il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone avevano chiesto i dati. La richiesta era partita il 14 aprile e i tabulati sono arrivati a piazzale Clodio oggi.
I tabulati richiesti sono stati inviati dal procuratore generale della Repubblica Araba d’Egitto, Ahmed Nabil Sadeq, che segue il caso in Egitto e ha invitato gli investigatori impegnati sul caso a un nuovo incontro per fare il punto sulle indagini, che si terrà entro questa settimana al Cairo.
Tra le altre richieste fatte da Roma anche tutte le testimonianze sulla scomparsa e il ritrovamento di Giulio Regeni e anche sulla presunta banda dei cinque criminali morti in una sparatoria e che in base a quanto riferito dagli inquirenti egiziani, avrebbe avuto un ruolo nell’omicidio di Giulio Regeni. Da piazzale Clodio era arrivata anche la richiesta dei dati delle celle telefoniche dei quartieri dove il ricercatore friulano viveva.