Lex amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono è morto all’età di 78 anni. Ci lascia così l’uomo che per vent’anni è stato alla guida di uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo. La sua è stata una lunga carriera, costellata di grandi traguardi, ma di certo i suoi meriti non finiscono qui. Laureato in economia e commercio, aveva ricevuto recentemente anche un honoris causa in ingegneria navale. Nel 1993 entrò in Finmeccanica, per poi passare a Fincantieri dove divenne amministratore delegato. Calabrese di origine, Bono si è spento all’età di 78 anni.
Giuseppe Bono è morto oggi, lasciando la moglie e i due figli che lo ricordano con amore. Bono ha cominciato la sua lunga carriera diversi anni fa, diventando l’uomo che era oggi e che tutti conoscono. Bono è riuscito con grande impegno e costanza a diventare un manager rispettato e ammirato da molti. Viene certamente ricordato per aver guidato la Fincantieri per vent’anni e oggi in molti gli porgono l’ultimo saluto.
Nato a Pizzoli in provincia di Vibo, Bono era fiero delle sue origini calabresi ma soprattutto della sua laurea in Economia e Commercio. Non troppo tempo fa inoltre, aveva addirittura ricevuto una honoris causa in ingegneria navale. Come sappiamo dall’aprile del lontano 2022, fino al mese di aprile dell’anno corrente, ha ricoperto un ruolo al vertice di Fincantieri.
La sua carriera iniziò Finmeccanica nel 1993 dove per diverso tempo ricoprì vari ruoli fino al 1997, dove per tre anni era diventato direttore generale e in seguito amministratore delegato. Diciamo così addio ad uno degli uomini più influenti di Fincantieri, he si è spenta all’età di 78 anni. Molti sono stati i messaggi di addio per Giuseppe Bono, dopo il triste annuncio della sua scomparsa.
Giuseppe iniziò la sua lunga salita nel 1963, quando partì con corso di addestramento e formazione nella sezione amministrativa e gestione dentro la Fiat-Finmeccanica. Qui inizia a muovere i suoi passi fino a diventare l’uomo che tutti ricordano: un manager di lungo corso con tanta esperienza alle spalle.
Successivamente entra nel gruppo Fiat-Finmeccanica per poi spostarsi in Efim dal 1971 fino al 1993. Durante il corso della sua vita, Giuseppe Bono ascia un segno indelebile su tutte le persone che incontra, ma soprattutto sulla moglie e due figli che oggi lascia. Tante le parole di dispiacere dopo la triste notizia, come ad esempio quelle del ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti: “Sono molto dispiaciuto della notizia della morte di Giuseppe Bono. Ci eravamo sentiti qualche giorno fa tramite messaggi”. Queste le parole del ministro che ha poi concluso ricordandolo come un uomo appassionato e innamorato dell’industria italiana.
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