Due arresti: è svolta nelle indagini sul pestaggio che avrebbe visto finire in coma il 19enne Giuseppe Checchia, colpito a sassate fuori da una discoteca di Castellarano (Reggio Emilia) il 9 ottobre scorso.
La novità nell’indagine per tentato omicidio si sarebbe registrata poche ore fa, come riporta Ansa, e vedrebbe due giovani iscritti nel registro degli indagati e sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere.
Due arresti per il caso Giuseppe Checchia, le accuse
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip a carico dei due giovani arrestati per il caso di Giuseppe Checchia, riferisce ancora l’agenzia di stampa, sarebbe stata eseguita poche ore fa dai Carabinieri di Reggio Emilia.
Il 19enne sarebbe stato colpito a sassate fuori da una discoteca di Castellarano, nella stessa provincia, il 9 ottobre scorso finendo in coma.
Le sue condizioni sarebbero poi leggermente migliorate e i due arrestati sarebbero accusati di tentato omicidio aggravato.
I militari, coordinati dal procuratore Calogero Gaetano Paci e dal pm Maria Rita Pantani, avrebbero messo le manette ai polsi di un 18enne del centro emiliano teatro del pestaggio e di un 21enne di Sassuolo.
La ricostruzione del pestaggio
Le due persone finite in arresto nell’ambito delle indagini sul pestaggio subito dal 19enne Giuseppe Checchia il 9 ottobre scorso, riporta Ansa, sarebbero accusate di tentato omicidio aggravato.
La vittima, modenese, stando alla ricostruzione sarebbe stata colpita alla testa con un pugno e un sasso. Teatro dell’accaduto, l’esterno della discoteca Rockville di Castellarano.
Dopo le sassate, il 19enne sarebbe stato preso a calci quando già si trovava a terra, e sarebbe poi costretto al coma farmacologico.
Il 19enne, secondo quanto descritto da amici e parenti, sarebbe stato coinvolto in un diverbio con il 21enne arrestato poche ore fa, una discussione che sarebbe avvenuta all’interno della discoteca.
Una volta fuori insieme a un amico, Giuseppe Checchia sarebbe stato colpito mentre attendeva un’auto che avrebbe dovuto portarli a casa.
Gli aggressori sarebbero fuggiti e il 19enne, raggiunto da diversi calci mentre era a terra, sarebbe stato portato in ospedale da alcuni amici e sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza.
La brutale aggressione ai danni di Cecchia sarebbe avvenuta nel contesto di una rissa tra alcuni giovani, e per ricostruire gli eventi si sarebbe rivelata preziosa la testimonianza del fratello della vittima.
Il racconto del fratello del 19enne
Un importante contributo alle indagini del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Castelnovo Monti sarebbe arrivato dalla testimonianza del fratello del 19enne Giuseppe Checchia.
Attraverso il suo racconto e altri elementi raccolti in sede investigativa, gli inquirenti avrebbero accertato che l’aggressione si sarebbe consumata all’esterno del locale.
Le immagini di videsorveglianza della zona si sarebbero rivelate fondamentali per l’identificazione di numerosi giovani presenti al momento del pestaggio.
I militari avrebbero inoltre acquisito un filmato girato da un testimone in cui emergerebbe una fase cruciale dell’aggressione.
Alcune sequenze mostrerebbero infatti che Giuseppe Checchia sarebbe stato colpito con un sasso di circa 15-20 centimetri di lunghezza e 15 centimetri di altezza, una pietra che non sarebbe stato trovata in sede di sopralluogo.