[didascalia fornitore=”ansa”]Maria Elena Boschi[/didascalia]
Giuseppe Conte e Maria Elena Boschi si conoscono e sono amici. Il nominato da Salvini e Di Maio alla carica di presidente del Consiglio del ‘loro’ esecutivo giallo-verde sarebbe amico di un’ex ministra renziana, piccolo dettaglio che potrebbe rivelarsi un’eclatante autogol, sia per il leader leghista sia per quello dei Cinquestelle. La notizia dell’amicizia tra Giuseppe Conte e Maria Elena Boschi sarebbe stata ‘lanciata’ in pasto alla stampa dallo stesso ex premier Matteo Renzi, quando alcune settimane fa Luigi Di Maio si era affrettato a presentare la rosa di papabili ministri di un eventuale governo Cinquestelle. In quell’occasione Conte era stato designato come ministro della Pubblica amministrazione.
Quando Luigi Di Maio lo presentò come possibile ministro del suo governo, Conte aveva dichiarato: “Ho accettato di collaborare con Di Maio nella logica di uno spirito di servizio, mi sono impegnato per ottenere obiettivi ambiziosi: rendere più efficiente la pubblica amministrazione e semplificare i rapporti”.
E allora, secondo quanto riportato da Fabio Martini sulle pagine della Stampa e da Massimo Malpica su quelle del Giornale, fu lo stesso Matteo Renzi a scrivere (non è chiaro dove, forse sui social, ndr) la notizia secondo cui ”Giuseppe Conte è un amico di Maria Elena Boschi”, con tanto di virgolettato.
La battuta, certamente ironica, è la seguente: ”Il M5S vuole fare premier Conte, l’amico di Maria Elena Boschi?”, e potrebbe riferirsi non solo alla circostanza che i due hanno svolto la professione di avvocati civilisti a Firenze, ma anche al fatto che in un primo momento della carriera politica di Conte il giurista aveva avuto simpatie per Renzi e per i renziani, di cui Boschi è stata ed è capofila.
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/politica/2018/05/22/il-new-york-times-svela-non-c-e-il-nome-di-giuseppe-conte-negli-archivi-dell-universita-di-new-york/210722/” testo=”Spuntano inesattezze sul percorso di studi nel curriculum di Giuseppe Conte”]
Certo è che poi il giurista papabile premier si è avvicinato sempre più ai Cinquestelle, soprattutto in seguito alla sua elezione al Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, dove – si ricorda ancora sulle pagine della Stampa – Giuseppe Conte si è distinto per la sua opposizione alla nomina al Consiglio di Stato di una delle dirigenti pubbliche considerata tra le più vicini all’ex premier Renzi, ossia Antonella Manzione.
Se le cose stanno davvero così pare evidente che, nonostante l”’odio” vero la Boschi, sia i Cinquestelle che i leghisti siano riusciti a passare sopra a questa ‘scomoda’ amicizia, alla luce del fatto che per far partire un governo giallo-verde occorre necessariamente avere un nome condiviso da sottoporre alla valutazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E in mancanza di altro, resta Conte.
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/politica/2018/05/21/chi-e-giuseppe-conte-possibile-premier-del-nuovo-governo-m5s-lega/209662/” testo=”Chi è Giuseppe Conte, premier indicato da Salvini e Di Maio”]
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