Giuseppe Ottaviani a Sanremo 2016 svela il segreto della sua longevità: il 99enne atleta ama sua moglie, è curioso e … mangia insalata. Una grande testimonianza al Festival, dove Ottaviani saluta i giovani e dà loro consigli. Peccato che Carlo Conti deve sollecitare l’applauso e l’alzata in piedi del pubblico per un uomo che, ipse dixit, ha fatto la storia del nostro Paese. Era proprio necessario il sollecito? Il pubblico avrebbe dovuto pensarci da solo, soprattutto perché l’ospitata simpatica di questo ‘giovanotto’, che gareggia nella Master 95, la categoria riservata agli atleti di età compresa tra i 95 e i 100 anni, e ha cominciato ad allenarsi e correre in modo agonistico solo dopo aver compiuto i 70 anni raccogliendo diversi successi, rimane una lezione di vita.
Commovente ospitata a Sanremo 2016 quella di Giuseppe Ottaviani: aiutato da un ‘biglietto’ ma in gambissima, l’atleta saluta i giovani e dà consigli. Fare sport (lui va in palestra due volte alla settimana con sua moglie e Carlo Conti poteva evitarsi le battutine sul tipo di palestra), mangiare sano, essere curiosi. Il ‘nonnino’ (avercene così, lo diciamo con simpatia) legge una lettera d’amore a sua moglie Alba (Conti fa una battuta sulla Parietti, ma la regia è in ritardo) e insiste molto sulla curiosità: ‘Il pc è un amico, tutto quello che chiedi te lo dice‘, dice Ottaviani.
Le prossime sfide? ‘I campionati a fine febbraio e poi i campionati europei‘. C’è una canzone che le piace? ‘Una canzone di ieri, ero giovane ed entusiasta: Il vecchio scarpone, del 1953‘. Segue una parte cantata, con Ottaviani che è il primo cantante che non stona e piace a Sanremo, come dimostrano le battute su Twitter: finora Giuseppe Ottaviani, che continua a cantare dopo il saluto di Conti, è il più intonato, il consenso generale degli spettatori socia. ‘Grazie ai vostri noi, è grazie a voi – conclude Conti rivolgendosi ad Ottaviani – che noi siamo qua‘. Ma l’atleta ha ancora un compito da compiere e regala al conduttore una medaglia: ‘Chi fa bene nello sport viene premiato con una medaglia‘, conclude Ottaviani mettendo al collo di Conti la medaglia Fidal. Veramente un esempio meraviglioso: ‘E come faccio io a dirgli che i 60 metri li faccio in 30 secondi‘.