[didascalia fornitore=”ansa”]Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria[/didascalia]
Prima della pausa estiva si fa il punto sull’attività di governo e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte rassicura tutti sulla prossima manovra finanziaria, definita ”seria, rigorosa, anche coraggiosa perché sarà accompagnata da riforme strutturali”. Quindi saranno cancellati gli 80 euro di Renzi, come qualcuno ha detto finora? No, il governo smentisce questo punto: al momento il bonus introdotto da Matteo Renzi non sarà reinvestito per le coperture della flat tax o per permettere sgravi fiscali senza aumentare l’Iva.
“Il governo non pensa di togliere gli 80 euro e non vuole aumentare l’Iva”, dichiara per chiarire le cose, il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Che aggiunge: “Lavoriamo per attuare il programma. Spiace dover rincorrere alcune indiscrezioni dei giornali, palesemente false e che servono solo per riempire le pagine dei quotidiani in agosto”.
Vengono dunque smentiti tutti quei di giornali che parlano di “abolizione 80 euro per finanziare flat tax” o ” via gli 80 euro per gli sgravi fiscali”. È quanto affermano fonti di Palazzo Chigi.
Ma le coperture per la legge di Bilancio vanno lo stesso trovate, e allora il premier Conte chiarisce: “questo è il governo del cambiamento ma non può inventare da dove si ricavano le risorse economiche”. Che saranno prese “da un’attenta opera di ricognizione degli investimenti programmati e delle spese. Non andremo a toccare capitoli strategici come la sanità, la scuola e la ricerca”, assicura.
Con questa manovra “ci presenteremo a testa alta, con un progetto ragionevole” in Europa: “Saremo molto seri, molto duri, ma né irragionevoli né scriteriati”. Il metodo, spiega, è sempre quello del confronto e della valutazione all’interno del governo, tanto più che “il clima è molto buono, quando ci sediamo intorno al tavolo trovo sempre persone ragionevoli” perché “tutti miriamo allo stesso obiettivo, realizzare il cambiamento, è questo il vero collante di questo governo”.
E’ dunque ancora presto per capire in quale direzione vuole andare il governo per raccogliere i fondi necessari alle coperture, ma sembra chiaro che non verrà toccato il bonus Renzi da 80 euro, nonostante, come riportato dal Corriere, il ministro dell’Economia, Giovanni Tria lo abbia definito ”troppo complicato” e avrebbe auspicato di utilizzare i 9 miliardi totali che si andrebbero a risparmiare dopo una sua eventuale abolizione, per una prima riduzione delle aliquote o un accorpamento degli scaglioni Irpef per fare decollare la flat tax per i cittadini.
Insomma, per capire qualcosa, si dovrà attendere dopo Ferragosto.