Un annuncio che tutti si aspettavano, anche se non in maniera così massiccia, specie per quelli che sono gli account inattivi. Ma Elon Musk l’ha annunciato: Twitter chiuderà gli account che da tempo non vengono usati.
Una sorta di vera e propria “pulizia” quella annunciata dal patron di Twitter. Vediamo in cosa consiste.
Un numero di abbonati che, piano piano, inizia a diminuire e, ad annunciarlo, è stato proprio Elon Musk. Un annuncio molto particolare è stato fatto, ovvero quello della chiusura di tutti i profili inattivi da anni. Semplice pulizia o c’è un secondo fine a questo nuovo annuncio del patron del noto social network?
“Stiamo eliminando gli account che non sono stati attivi per anni, quindi probabilmente vedrete il vostro numero di abbonati diminuire” – a scriverlo sul proprio profilo Twitter è stato lo stesso Elon Musk. La sua una vera e propria riforma radicale che, ogni giorno, stupisce sempre di più.
Alla fine di ottobre, lo stesso Musk aveva acquistato la piattaforma social pagandola circa 44 miliardi di dollari. Ma nessuno avrebbe mai pensato che, dall’altro lato, ci fossero una serie di decisioni, a suo dire, che sarebbero servite a dare una “scossa” più alle sue di operazioni finanziarie, che al social stesso e, di conseguenza, anche ai dipendenti.
Infatti, da quando Musk è diventato patron di Twitter, è stata portata avanti una massiccia campagna di licenziamenti, cambiamenti di diverso genere che, a detta dei dipendenti e di tutte le maestranze che in Twitter lavorano, ha portato più scompiglio che altro.
L’ultima novità è arrivata proprio nelle ultime ore, ovvero quella della chiusura di tanti account inattivi da anni. Certo, da un lato può esser vista come una vera e propria forma di pulizia, anche per “lasciare spazio”, invece, ad altri account che potrebbero venirsi a creare in futuro.
Ma se pensiamo che, dopo il caos della famigerata “spunta blu”, che stava a significare che l’account era autentico ed anche attivo (e dove anche quello di Papa Francesco aveva ottenuto la spunta grigia), ora arriva questa nuova eliminazione di account inattivi.
I criteri per determinare la rimozione di un account non sono stati immediatamente chiari. Ci sono account, ad esempio come quello di Trump, inattivo dal 2021 (perché bandito dai social media, fino a quando non gli è stato ripristinato), o anche quelli di tantissimi altri utenti che, per una serie di ragioni, da tempo, non scrivono più sul social.
Chi ci dice che potrebbero riprendere a scriverci ma, entrando, troveranno la cattiva sorpresa dell’account rimosso. Ma anche questo fa parte della rivoluzione Musk apportata a Twitter.
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