La Corea del Nord ha ricevuto un avvertimento dagli Stati Uniti in merito al fornire armamenti e dispositivi militari alla Russia da impiegare nel conflitto in Ucraina. Negli ultimi mesi le dimostrazioni militari e i test missilistici si sono fatti sempre più frequenti e hanno sollevato timore internazionale.
Washington ha voluto mettere in guardia Pyongyang da possibili forniture militari a Mosca impegnata nel conflitto ucraino. È quanto dichiarato ieri dal portavoce per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.
Il portavoce per la Sicurezza nazionale Kirby ha voluto ribadire la posizione degli Usa e ha avvertito la Corea del Nord e Kim Jong un che fornire armi in questo momento di conflitto alla Russia porterà a conseguenze serie.
Ha anche sottolineato: “Siamo preoccupati per potenziali accordi sugli armamenti” tra Mosca e Pyongyang, facendo anche riferimento alle crescenti tensioni tra Washington e il regime di Kim Jong-un.
Pyongyang dovrebbe “cessare i negoziati sugli armamenti con la Russia” ha avvertito Kirby nel corso di una conferenza stampa. Un chiaro messaggio inviato al leader nordcoreano a non alimentare ulteriormente lo sforzo bellico di Mosca con rifornimenti militari di qualsiasi tipo.
Gli Usa hanno precisato che resteranno vigili sulle mosse della Corea del Nord, chiamata a prendere le distanze dall’invasione russa dell’Ucraina, che vede gli Stati Uniti in prima fila come alleati di Kiev.
Kirby ha riferito che il ministro della Difesa russo Shoigu, in visita a Pyongyang a luglio, avrebbe cercato di convincere la Corea del Nord a vendere munizioni d’artiglieria alla Russia, secondo informazioni in possesso degli Stati Uniti. Il portavoce ha però rifiutato di chiarire le fonti.
Gli Usa hanno messo in guardia “amici e avversari“, Cina inclusa, dall’aiutare militarmente la Russia in Ucraina. Un monito rivolto anche a Pyongyang affinché non contribuisca direttamente o indirettamente allo sforzo bellico di Mosca. Washington veglia sui movimenti nordcoreani, mantenendo alta la pressione sul regime perché prenda le distanze dall’invasione da Mosca.
Le dichiarazioni del portavoce di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca arrivano poche settimane dopo lo scambio di lettere tra Putin e Kim, che hanno promesso di rafforzare i legami.
Putin ha dichiarato di essere certo di intensificare la cooperazione per il benessere dei popoli e la stabilità nella Penisola coreana. Washington però, già lo scorso anno, ha accusato Pyongyang di aver segretamente spedito armi in Russia.
Kirby ha ribadito la preoccupazione che la Corea del Nord possa fornire sostegno militare alle truppe russe in Ucraina, citando “nuove informazioni” su colloqui in corso a tale scopo. “Discussioni ad alto livello – ha aggiunto – potrebbero proseguire nei prossimi mesi“.
Da qui il monito della Casa Bianca affinché Pyonyang cessi ogni interlocuzione in tal senso con Mosca, alla luce dell’invasione russa in Ucraina e delle crescenti tensioni con Washington.
Le missioni di Pyongyang e Mosca all’Onu non hanno commentato le accuse Usa su ipotetiche forniture belliche. Precedentemente Corea del Nord e Russia avevano negato le accuse ricevute.
Pyongyang sostiene Mosca nella guerra in Ucraina che ha descritto come giustificata, a suo dire, dalla pressione dell’Occidente e in particolare dagli Usa. Intanto la Corea del Nord subisce sanzioni Onu per i programmi nucleari-missilistici, mentre la Russia affronta anche le misure statunitensi-europee per l’invasione dell’Ucraina.
Per il Dipartimento di Stato Usa “qualsiasi cooperazione in ambito sicurezza o accordi sulle armi violerebbe risoluzioni Onu“. L’ultimo avvertimento americano a Pyongyang arriva mentre prosegue la sfida balistica al Nord nonostante gli moniti di Washington, in un quadro di crescenti tensioni nella penisola coreana.
Mercoledì l’esercito sudcoreano ha riferito del lancio da parte del Nord di due missili balistici, poche ore dopo un’esercitazione statunitense avvenuta nella regione. Karine Jean-Pierre della Casa Bianca ha condannato la mossa di Pyongyang come minaccia alla stabilità regionale.
La Nord Corea ha espresso rabbia per le esercitazioni navali Usa-Seul-Tokyo al largo della penisola, affermando che aumentano di gran lunga il rischio nucleare. Washington accusa il Nord di violare le risoluzioni Onu e di destabilizzare la regione.
Ma la tensione tra le due Coree e gli Usa, con Pyongyang che prosegue i lanci balistici senza fermarsi davanti agli avvertimenti statunitensi. Mentre il braccio di ferro sul nucleare resta irrisolto, in questa fase anche le schermaglie militari convenzionali aumentano i rischi di incidenti.
A Washington il vertice trilaterale Usa-Seul-Tokyo ha rinsaldato la cooperazione in chiave anti-Pyongyang, anche con la condivisione dei dati sui lanci missilistici nordcoreani.
In precedenza Donald Trump ha avviato colloqui diretti con Kim, interrotti però con Joe Biden. Ora la portavoce Jean-Pierre invita la Nordcorea al dialogo, come sempre fatto finora.
Ma l’impegno preso da Pyongyang nel 2018 a denuclearizzare con Trump non è mai stato seguito da fatti. La Nord Corea viola dal 2006 il divieto Onu ai test nucleari, sanzionata varie volte nell’ultimo anno da Onu, Usa e alleati.
Resta il veto di Russia e Cina contro ulteriori misure. Cresce intanto la pressione su Pyongyang, sempre più isolata sul piano diplomatico, nonostante le ripetute sfide con i lanci di missili.
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