Non si sono fermati nemmeno sotto le festività natalizie i bombardamenti in Ucraina da parte delle forze armate russe. Il conflitto prosegue e nel frattempo Zelensky vuole organizzare per il mese di febbraio un summit di pace avente l’Onu come sede e il suo segretario Guterres come mediatore.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, nelle ultime 48 ore, proprio sotto i giorni del Santo Natale, i bombardamenti in Ucraina si sono concentrati nel settore di Bakhmut in Donetsk e nei pressi di Svatove in Lugansk.
Purtroppo nemmeno il giorno di Natale si sono fermati i bombardamenti in Ucraina; il conflitto è proseguito in maniera spietata negli ultimi giorni, concentrandosi nel settore di Bakhmut in Donetsk e nei pressi di Svatove in Lugansk.
“La Russia continua ad avviare frequenti assalti su piccola scala in queste aree, anche se poca parte di territorio è passata di mano”.
Queste sono state le dichiarazioni rilasciate dell’intelligence del ministero della Difesa britannica.
Secondo il portavoce del gruppo orientale delle forze armate dell’Ucraina, Sergiy Cherevaty, al momento Bakhmut rimane la direzione principale dei militari russi, concentrando missili e carri armati in punti strategici con piccoli gruppi di massimo 20 persone. Al tempo stesso, il portavoce comunica che le forze russe, non essendo in grandi battaglioni stanno subendo delle importanti perdite.
Questa mattina, a colazione, il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato il presidente della Bielorussia, Aleksandr Lukashenko presso il museo russo di San Pietroburgo. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, i due premier ieri sera si sono ritrovati al vertice informale della Comunità degli stati indipendenti, finalizzando alcune questioni sotto un profilo economico.
Stamani, durante il loro colloquio informale, invece, hanno messo in chiaro alcune relazioni bilaterali:
“Anche se ci teniamo sempre in contatto, di tanto in tanto emergono alcuni problemi, quindi dobbiamo affrontarli e prendere le decisioni necessarie per affrontarli in modo migliore“.
Queste le dichiarazioni rilasciate dal presidente russo spiegando che i due continueranno a discutere in modo informale dopo il vertice tenutosi ieri con i leader della comunità degli stati indipendenti.
Nel frattempo il ministro degli esteri russo, Serghei Lavrov, ha minacciato l’Ucraina pubblicamente durante una intervista alla Tass, circa l’approvazione delle proposte poiché in caso di negazione le forze armate attaccheranno, come da un anno a questa parte:
“accettare queste proposte in modo amichevole, o in caso contrario sarà l’esercito russo ad occuparsi della questione“.
Il presiedente ucraino, Zelensky, ha annunciato che nel mese di febbraio vuole organizzare un summit di pace con l’Onu come sede e il suo segretario Guterres come mediatore.
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