Il conflitto tra Russia e Ucraina prosegue senza sosta, nonostante la ribellione di Prigozhin e dei suoi mercenari che, lo scorso fine settimana, ha segnato un momento di stallo dell’esercito russo che ha dovuto fronteggiare la marcia verso Mosca attuata dal leader dei mercenari. Uno scenario inedito che ha gettato un’ombra su Putin ma ha rivelato allo stesso tempo chi sono gli alleati e le varie alleanze.
Sabato 1 luglio, è stato messo a segno un attacco da parte delle milizie di Mosca che ha colpito una scuola nella zona del Donetsk, dove due persone sono rimaste uccise e sei ferite. Nel frattempo il primo ministro spagnolo Sanchez ha incontrato Zelensky per mostrare la sua vicinanza al leader di Kiev.
La situazione all’interno del Cremlino non è nota o meglio non è chiaro quale siano le intenzioni di Putin nei confronti del ribelle Prigozhin e anche la mancanza dalla scena pubblica di Surovikin ha destato molte domande all’interno della comunità internazionale in quanto ci pensa possa essere stato a conoscenza dei piani del capo del gruppo Wagner già precedentemente all’inizio delle azioni.
Secondo fonti ucraine, sabato un missile russo ha colpito una scuola nella regione orientale di Donetsk e ha causato la morte di due civili e il ferimento di sei persone. Nel frattempo è emersa la notizia venerdì che dozzine di soldati ucraini sono stati uccisi durante diversi attacchi missilistici nelle zone adiacenti al fiume Dnipro, come riportato dal governatore russo a Kherson.
Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez è invece arrivato a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Una dimostrazione di sostegno e solidarietà che il leader che il leader spagnolo a voluto sancirà con questo incontro. Si tratta della terza volta in cui Sanchez si reca in Ucraina dopo l’invasione di Mosca.
Come sopracitato rimane un’incognita l’ubicazione del capo di Wagner, Yevgeny Prigozhin come confermato da un funzionario della Casa Bianca, che ha precisato che Washington non ha attualmente al corrente dell’esatta collocazione di prigozhin e dei militari Wagner. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, dopo aver avuto un ruolo importante nella de escalation della ribellione dei mercenari ha confermato l’arrivo del capo del gruppo Wagner in Bielorussia martedì. Questo ha sollevato preoccupazione per la sicurezza globale in quanto il fatto di aver accettato l’esilio in Bielorussia, se sarà confermato, preoccupa molto dato che colloca il mercenario più vicino alle nazioni occidentali e in una nazione che ha riferito di aver accettato il deposito di armi nucleare di Mosca all’interno del proprio territorio.
Le Nazioni Unite hanno espresso anche preoccupazione per il blocco delle navi nell’ambito dell’accordo sul grano del Mar Nero e hanno chiesto di accelerare lo sdoganamento delle navi per consentire l’esportazione del grano ucraino. Secondo le Nazioni Unite, nessuna nave è stata autorizzata a partire dal 26 giugno. La carenza di grano comincia a preoccupare così come la possibilità che questa volta non venga rinegoziato l’accordo.
In seguito all’aumento degli attacchi aerei e dei bombardamenti transfrontalieri da parte delle forze russe nelle regioni settentrionali di Sumy e Chernihiv, il presidente ucraino Zelensky ha ordinato all’esercito ucraino di rafforzare le difese settentrionali del paese.
Il leader ucraino ha incontrato i comandanti militari e successivamente ha riferito che la situazione nella zona a nord, in particolare sul territorio bielorusso, è stata esaminata attentamente e sono stati dati precisi ordini di rafforzare la posizione al comandante Zaluzhny e al generale Naiev per rafforzare la direzione nord e garantire la pace.
Nonostante la situazione di tensione, i funzionari ucraini hanno minimizzato qualsiasi minaccia di un nuovo attacco dalla Bielorussia. Tuttavia, la decisione di Zelensky di rafforzare le difese settentrionali del paese sottolinea la necessità di una preparazione costante dell’esercito ucraino per far fronte alle eventuali minacce.
Inoltre Zelensky ha riferito che le unità ucraine hanno fatto progressi in prima linea in tutte le direzioni venerdì scorso. Ha anche sottolineato l’importanza della cooperazione con i partner internazionali per fornire supporto ai soldati ucraini, affermando che il lavoro dell’Ucraina in questo senso è già al massimo delle sue capacità.
L’ ex boss di Wagner Prigozhin, che ha guidato una ribellione di breve durata in Russia lo scorso fine settimana, non è stato visto in pubblico per una settimana e gli Stati Uniti non sanno dove si trovi attualmente. Secondo il presidente bielorusso Prigozhin è arrivato in Bielorussia martedì.
Le immagini satellitari nonostante non ci siano effettive prove i video o fotografie che dimostrano l’effettiva posizione del leader dei mercenari Prigozhin in Bielorussia hanno riscontrato il movimento di due velivoli militari collegati al gruppo Wagner che sono atterrati a Minsk martedì mattina.
Nel frattempo, il gruppo di media Patriot, associato a Prigozhin, ha annunciato la chiusura e il regolatore dei media russo Roskomnadzor ha limitato l’accesso ai siti del gruppo Patriot.
La controffensiva ucraina è stata giudicata inferiore alle aspettative dall’amministrazione Biden, ma gli Stati Uniti continueranno a fornire supporto nelle modalità di addestramento, equipaggiamento e consulenza.
Stando a quanto riferito dalla Banca Mondiale la stima del fabbisogno di cui avrà necessità l’Ucraina ammonta a circa 411 miliardi di dollari e ciò per ripristinare e ricostruire il Paese.
L’unione europea e gli alleati sembrano intenzionate a continuare il percorso con il focus di aiutare l’Ucraina e la difesa del suo territorio ma soprattutto riuscire a fornire armi necessari per attuare la controffensiva contro Mosca e i suoi alleati sono determinati a fare in modo che il piede di Mosca faccia parte del conto. I leader dell’UE hanno incaricato la Commissione europea di presentare una proposta che si concentri sui profitti derivanti dai beni immobilizzati della Banca centrale russa per sostenere i costi della ricostruzione dell’Ucraina e questo è emerso direttamente da Ursula von der Leyen.
Secondo un funzionario dell’amministrazione Biden, Ken Burns si è recentemente recato in Ucraina per incontrare le sue controparti dell’intelligence ucraina e il presidente Zelensky, riaffermando l’impegno degli Stati Uniti a condividere l’intelligence per aiutare l’Ucraina a difendersi dall’aggression lae russa. Il funzionario ha sottolineato che Burns si è recato a Kiev prima della ribellione di Prigozhin, e che questo non è stato un argomento di discussione durante l’incontro.
Secondo il Washington Post, che ha riferito per primo dell’ultimo viaggio di Burns in Ucraina, il regista ha incontrato funzionari ucraini all’inizio di giugno, che hanno rivelato una strategia per riconquistare il territorio occupato dai russi e aprire negoziati per il cessate il fuoco con Mosca entro la fine dell’anno, secondo funzionari a conoscenza della visita.
Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha dichiarato durante la sua visita in Ucraina che l’Ucraina vincerà la guerra contro la Russia e ha sottolineato l’impegno dell’Unione europea per l’adesione dell’Ucraina all’UE. Sanchez ha anche annunciato che la Spagna dedicherà 60 milioni di dollari per aiutare l’Ucraina a ricostruire le sue città e infrastrutture. Tuttavia, il governatore nominato dalla Russia della regione di Kherson ha affermato che un punto d’appoggio stabilito dalle truppe ucraine sulla riva orientale del fiume Dnipro è stato eliminato dopo quasi una settimana di pesanti combattimenti.
Inoltre, il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas ha espresso il suo sostegno alle azioni della leadership russa intraprese durante gli eventi del 24 giugno in una telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, secondo il Cremlino. Il viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov ha dichiarato che la Russia che colloca armi nucleari tattiche in Bielorussia non viola il trattato di non proliferazione nucleare, ma ha anche affermato che l’attuale situazione relativa al trattato “non ispira ottimismo”.
La situazione in Ucraina continua a essere molto instabile e fonte di tensione tra la Russia e l’Occidente. L’eliminazione del punto d’appoggio ucraino sulla riva orientale del fiume Dnipro rappresenta un duro colpo per le forze ucraine, e si aggiunge alla serie di scontri violenti che si sono verificati nell’ultimo periodo tra le due parti.
È importante sottolineare che le affermazioni dei funzionari coinvolti nei combattimenti non possono essere verificate in modo indipendente, quindi è importante prendere queste notizie con cautela e attendere ulteriori conferme.
La telefonata tra il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas e il presidente russo Vladimir Putin rappresenta un’ulteriore dimostrazione delle relazioni amichevoli tra Russia e Palestina. Abbas ha espresso il suo pieno sostegno alle azioni intraprese dalla leadership russa durante gli eventi del 24 giugno, indicando un allineamento tra i due paesi su questioni di diritto internazionale e ordine costituzionale.
Putin, dal canto suo, si è congratulato con Abbas e con la comunità palestinese per l’Eid al-Adha e ha ribadito la sua posizione a favore di una soluzione giusta e sostenibile al conflitto israelo-palestinese sulla base del diritto internazionale. La comunicazione continua tra i due leader suggerisce un impegno costante per rafforzare i legami tra i due paesi e lavorare insieme su questioni di interesse comune.
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