I giornalisti Lorenzo Nicolini di RomaToday e Natascia Grbic di Fanpage sono stati attaccati da un gruppo di ultras della Roma.
In uno striscione appeso nel quartiere San Basilio, hanno definito vili e sciacalli i giornalisti in merito agli approfondimenti condotti in merito agli scontri di domenica scorsa sull’A1, fra gli ultras della Roma e del Napoli.
Gli ultras contro i giornalisti
Il lavoro di giornalista si sa, può essere complicato a volte, specialmente quando si cercano di approfondire vicende che alcuni non vorrebbero così tanto portare sotto i riflettori.
È il perfetto riassunto della notizia di oggi, infatti alcuni giornalisti sono attaccati dagli ultras romanisti con uno striscione affisso in zona San Basilio dove vengono nominati Lorenzo Nicolini e Natascia Grbic, rispettivamente giornalisti per RomaToday e Fanpage, due delle tante testate giornalistiche che hanno parlato degli scontri.
O meglio, si è trattata di una vera e propria guerriglia urbana quella avvenuta nei pressi di un distributore di benzina sull’A1, vicino ad Arezzo.
Ai giornalisti va tutta la solidarietà delle redazioni, che continueranno a raccontare ogni fatto con rigore senza cedere a minacce di basso livello come questa, ma operando con professionalità e deontologia.
Trovare il proprio nome affisso su un muro e venire accusati di non rispettare bambini e famiglia non è bello, ma è proprio quello che è avvenuto e ora si cercano i responsabili del gesto.
Gli scontri sull’A1
La guerriglia fra le tifoserie si è verificata l’8 gennaio, quando l’A1 fra Arezzo e Monte San Savino è stata bloccata ed è dovuta intervenire la Polizia stradale.
Secondo quanto riportato da alcuni testimoni gli scontri sarebbero iniziati per strada, quando entrambi i gruppi sono scesi dalle auto e con bastoni e petardi hanno cominciato ad attaccarsi a vicenda in quello che forse è stato un incontro organizzato.
Dalle immagini diffuse sul web si vedono molte persone incappucciate, lanciare fumogeni e scagliarsi le une contro le altre picchiandosi con spranghe e bastoni.
L’episodio è stato fortemente condannato innanzitutto dai club in questione ma anche da alcuni politici come Salvini e dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha augurato che le forze dell’ordine riescano a identificare tutti i responsabili.
L’aggressione ha provocato diversi feriti e anche se per fortuna non ci sono state vittime, è stata davvero gravissima e sono state fermate 350 persone, fra cui 180 arrestate.
Dalle ipotesi formulate sullo scontro, c’è quella sulla premeditazione, supportata anche dal fatto che entrambe le tifoserie hanno soggiornato ad Arezzo durante una trasferta, per sostenere le proprie squadre.
Le indagini sono ancora in corso e come le forze dell’ordine, anche i giornalisti tentano di fare il proprio lavoro ma minacce come quella di oggi sono purtroppo all’ordine del giorno.
I comitati delle redazioni
Fanpage e RomaToday hanno risposto attraverso i comitati di redazione, esprimendo solidarietà ai colleghi, minacciati con chiaro riferimento a una delle persone arrestate dopo gli scontri.
Si tratta di un attacco molto offensivo verso chi stava solo svolgendo il suo lavoro di cronaca, inoltre molto intimidatorio e che i colleghi hanno ritenuto vergognoso e lesivo della professionalità.
“ci uniamo al sostegno espresso dai redattori delle due testate, manifestando vicinanza e invitando i lettori a farlo, perché cose del genere non devono accadere mai più”.