Nelle ultime ore gli Usa hanno preso le distanze da Kiev riguardo agli attacchi ucraini attuati coi droni che sono andati a colpire basi dell’Aeronautica militare in diverse località russe.
Le autorità russe hanno immediatamente accusato l’Ucraina e hanno ipotizzato che, l’aiuto militare statunitense unito all’appoggio delle forze armate Usa, avessero aiutato le truppe ucraine nel condurre questa operazione all’interno del territorio russo. Si tratta di un momento delicato all’interno del conflitto, che preoccupa notevolmente le nazioni europee data la possibilità di un’escalation condotta da Putin a seguito degli attacchi in attesi ricevuti dall’ucraina.
Ora l’attenzione e rivolta alle affermazioni che ha rilasciato il Segretario di Stato americano Blinken e con lui altri esponenti dell’amministrazione statunitense hanno chiarito la situazione. La Russia aveva più volte ammonito e messo in guardia gli Stati Uniti del fatto che avrebbero considerato la nazione in guerra, nel caso in cui fossero arrivate conferme del fatto che Washington abbia fornito assistenza per alimentare un’escalation ucraina in territorio russo. Le dinamiche stanno nuovamente cambiando all’interno del conflitto e la preoccupazione internazionale cresce sempre più. Nonostante le nazioni europee e l’Occidente siano al fianco dell’ucraina in questa guerra vengono prese, però, le distanze da decisioni nelle quali non hanno avuto un ruolo insieme al governo di Kiev.
In questi ultimi giorni si è verificato un netto cambiamento all’interno delle dinamiche del conflitto, che ha generato inevitabilmente anche un cambiamento all’interno delle relazioni internazionali. L’Ucraina ha attaccato la Russia con droni che hanno raggiunto obiettivi militari ma a centinaia di chilometri dal confine ucraino.
Le due esplosioni verificatesi nei giorni scorsi, negli aeroporti a sud di Mosca, hanno portato il conflitto su un altro piano e questo ha destato la preoccupazione delle autorità internazionali. Si tratta di attacchi compiuti in maniera quasi eccellente e che sono stati intercettati soltanto all’ultimo dal sistema di difesa aereo russo che, nel colpirli, ha provocato poi le esplosioni e i danneggiamenti nei due aeroporti.
Inizialmente quando le autorità russe hanno dichiarato che si trattava di un di un attacco di droni ucraini, si è sollevata una sorta di incertezza intorno all’affermazione, poi però il governo di Mosca ha dimostrato che effettivamente i droni erano di provenienza ucraina ed erano stati modificati in modo da poter arrivare a colpire il territorio russo.
Di primo impatto i media e le reazioni internazionali sono state molto cauti nel trattare la notizia poi però è emerso che si trattava proprio della realtà dei fatti. L’Ucraina ha cominciato attacchi aerei su obiettivi militari all’interno del territorio della Russia. La possibile reazione di Putin ha generato il caos internazionale, nonostante il popolo ucraino si sia soltanto difeso all’interno di un conflitto che non ha creato personalmente ma di cui è stato vittima.
Nonostante ciò l’appoggio dall’Occidente nei confronti del popolo ucraino umane un punto fermo ma aleggia nell’ aria una certa riluttanza dell’autorità internazionale riguardo a questa tipologia di condotta Ucraina. Questo perché potrebbe essere rischiosa per l’incolumità mondiale e potrebbe creare un’escalation pericolosa.
I primi ad essere accusati assieme al popolo ucraino sono stati gli Stati Uniti, che hanno spalleggiato l’Ucraina in questo conflitto, fornendo loro tecnologia e armi che superavano di gran lunga l’equipaggiamento dell’esercito ucraino. Per questo la Russia ha pensato e ha additato gli Usa come possibili sceneggiatori degli immaginandoli nel dietro le quinte a manovrare i fili dell’esercito di Kiev.
Ma questa volta gli Usa, pur manifestando vicinanza all’Ucraina, ha preso le distanze da queste azioni che, a quanto pare, non sono state concordate assieme agli alleati ma sono state frutto puramente della decisione di Zelensky e del governo ucraino.
Per la prima volta dall’inizio del conflitto in Ucraina gli Usa hanno voluto prendere le distanze dalle azioni compiute in questi giorni dal governo Di Kiev. In particolare stiamo parlando degli attacchi di droni ucraini in territorio russo che hanno colpito diverse basi aeree provocando anche la morte di tre soldati e di diversi feriti.
Il Pentagono a riferito immediatamente che non ha avuto nessun ruolo sia nella pianificazione che per quanto riguarda l’esecuzione di questi attacchi ucraini. Austin ha precisato inoltre che non si è consultato con il governo di Kiev in merito alle azioni attuate ma, soprattutto, che non hanno fornito armi che potessero colpire a lungo raggio la Russia. Riferendo ma anche che: “Non stiamo impedendo all’Ucraina di sviluppare le sue armi, ma non abbiamo né incoraggiato né permesso agli ucraini di colpire all’interno della Russia”
Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price ha riferito durante una conferenza “Non abbiamo reso più facile all’Ucraina colpire oltre i suoi confini. Non stiamo incoraggiando l’Ucraina a colpire oltre i suoi confini”. Specificando che il supporto militare Usa fornito all’Ucraina è prettamente finalizzato alla difesa del territorio ucraino e non all’attacco.
Il segretario di Stato Blinken ha precisato di essere allineato alla dichiarazione fatta da Austin però ha voluto sottolineare anche la causa scatenante che fatti emergere queste problematiche ovvero l’invasione russa. Partendo sempre dal presupposto che la guerra in atto in Ucraina è stata voluta e cercata dalla Russia.
Blinken ha accusato successivamente Mosca di : “cercare di distruggere le infrastrutture civili che permettono alla popolazione di aver luce, riscaldamento ed acqua. Un modo di usare l’inverno come un’arma, che è la realtà di ogni giorno ed ogni notte in Ucraina”.
In questa situazione è più che evidente che gli Usa si distaccano dagli attacchi compiuti dall’ucraina negli ultimi giorni sul territorio russo, ma non premono anche sul fatto che tutto ciò sta capitando è causato dell’invasione russa sul suolo ucraino. Ma ha anche specificato che la vita quotidiana che viene vissuta dalle persone e dalle truppe in Ucraina è qualcosa di indescrivibile e che è stato provocato dell’esercito russo. Il quale continua ad attaccare copiosamente le strutture strategiche comprese quelle civili e ha distrutto gran parte di quelle energetiche per provocare più danni possibili alla popolazione.
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