Golf, Augusta Masters: tutti gli occhi su Tiger Woods

Tiger Woods passeggia felice con i figli Sam e Charlie e la fidanzata Lindsay Vonn durante il 3 par contest che precede da tradizione l’Augusta Masters di golf, il major americano che apre la grande stagione. Il californiano era rimasto in dubbio fino all’ultimo, ma poi ha confermato la propria presenza al torneo e potrebbe anche risultare la grande sorpresa: certo, la condizione non è eccezionale soprattutto visto il periodo più fuori che dentro il campo, ma molti colleghi seguono con interesse. Quali sono gli altri favoriti?

Il Par 3 Contest è una gara non ufficiale che anticipa come da tradizione l’Augusta Masters e tutti i partecipanti se la ridano e scherzano portando sui fairways spesso famigliari o – come nel caso di ieri – i figlioletti che vestono versioni micro delle divise dei caddie, ossia quelle tutone bianche da disinfestazione con berretto verde. Anche Tiger era accompagnato dai figli Charlie e Sam e dalla fidanzata, la campionessa degli sci Lindsay Vonn. La “chicca” dell’esibizione è stata la hole in one alla buca 4 del leggendario Jack Nicklaus, 75 anni, ossia l’unico golfista che ha vinto più major di Tiger, 18.

Tiger è stato due mesi fuori dai campi e ora è addirittura 111esimo al mondo, ma la classifica è bugiarda perché non tiene conto del talento del californiano e soprattutto della sua fame di vittoria ogni volta che scende sui green. La condizione non sarà ottimale, ma ogni volta che ha calcato i prati di Augusta ha sempre fatto bene. Discorso opposto per Rory McIlroy, perché il giovane erede nordirlandese di Tiger ha sempre avuto un rapporto di amore e odio, più propenso verso quest’ultimo, al Masters. Celeberrimo il suo crollo all’ultima giornata o meglio alle ultime nove buche, quando era al comando nel 2011.

Occhi puntati su Bubba Watson che è campione uscente, su Jason Day che qui fa sempre molto bene e su Adam Scott che ha vinto tre anni fa. Ma le sorprese non mancheranno né dai grandi vecchi che qui spesso tirano fuori meraviglie (come Tom Watson) né dai giovanissimi come i migliori dilettanti. Un Augusta Masters da non perdersi, che però purtroppo sarà privo di italiani dato che sia i fratelli Molinari sia Manassero non sono riusciti a staccare il biglietto.

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