Il 143° Open Championship celebra Rory McIlroy: il nordirlandese ritorna a una vittoria nei grandi major trionfando nell’edizione 2014 di uno dei più prestigiosi tornei del mondo. Il punteggio finale è di 271 colpi (66 66 68 71, -17) con una lieve flessione nell’ultimo giro sulla media dei precedenti, che però non ha certo lasciato alcuno strascico nella terza delle quattro gare più importanti della stagione. Quest’anno si è giocato presso il Royal Liverpool GC (par 72), a Hoylake in Inghilterra e ha visto delle eccellenti prestazioni degli italiani con Edoardo Molinari che è stato il migliore con un settimo posto con 277 colpi (68 73 68 68, -11), poi il fratello Francesco Molinari, 15° con 280 (68 70 75 67, -8), e infine Matteo Manassero, 19° con 282 (67 75 68 72, -6). Peccato davvero per il terzo e il secondo giro rispettivamente per Francesco e Matteo, che li ha estromessi dalla lotta per la vittoria.
Per l’ex numero uno al mondo è il terzo major in carriera dopo US Open 2011 e US PGA Championship 2012, lui che ha già vinto anche quattro prove sull’European Tour e tre nel PGA Tour. Questa vittoria gli permette di risalire fino al secondo posto del ranking mondiale. La gara è stata spettacolare, con Rory installato in vetta sin dal debutto. I suoi proncipali rivali sono stati lo spagnolo Sergio Garcia e lo statunitense Rickie Fowler che hanno chiuso appaiati con un totale di 273 (-15), poi troviamo a 275 (-13) l’altro americano Jim Furyk, al quinto posto con 276 colpi (-12) gli australiani Adam Scott e Marc Leishman e insieme a Edoardo Molinari il sudafricano Charl Schwartzel. È stato nono con 278 (-10) il nordirlandese Graeme McDowell, in compagnia dell’irlandese Shane Lowry e del francese Victor Dubuisson.
Non una gara da ricordare quella di Tiger Woods che ha terminato 69° con 294 (69 77 73 75, +6) con un bel primo giro prima del disastro del secondo poi un discreto terzo e un brutto quarto giro. Solo 23esimo il campione uscente, l’altro americano Phil Mickelson che ha consegnato lo stesso score dell’inglese Justin Rose con 283 (-5), male anche l’inglese Luke Donald, 64° con 292 (+4) e il tedesco Martin Kaymer, 70° con 296 (+8). Fuori al taglio Lee Westwood, Ian Poulter (entrambi 73.i con 147 ma anche Bubba Watson, Ernie Els e Padraig Harrington. Applauditissimo il 65enne Tom Watson 51° con 289 (+1).
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