Cos’è la riscolpitura degli pneumatici? Interessa a chi ha le gomme consumate e deve sostituirle? Non esattamente, o meglio riguarda una ristretta parte di utenti. Per tutti gli altri invece è vietato e molto pericoloso. Vediamo perché.
La riscolpitura è un’operazione comunemente praticata sugli pneumatici degli autocarri (camion e autobus). Consiste, quando il battistrada è consumato, nell’applicare un intaglio che aumenta la profondità del battistrada residuo, in modo da aumentarne la durata. Questa operazione è lecita e conveniente, poiché in uno pneumatico per autocarro la maggior parte del costo, molto alto, è legata alla carcassa; i costruttori lo progettano appositamente con degli spessori addizionali proprio per permetterne la riscolpitura. Una volta effettuata questa operazione, la gomma avrà la stessa sicurezza di una nuova. In media si risparmia il 25% di spesa.
Invece gli pneumatici per autovetture non sono progettati in questo modo. Quando il battistrada sta per consumarsi, sotto c’è solo la carcassa. Praticare la scolpitura sulle gomme delle normali automobili (e motociclette) è estremamente pericoloso. Esistono alcune normative tecniche europee e italiane che vietano espressamente questa pratica sulle gomme normali.
Purtroppo esiste chi invece lo fa. E si tratta di un fenomeno in aumento, come denuncia Assogomma, l’associazione italiana dei costruttori di pneumatici. Gomme consumate vengono illecitamente riscolpite da operatori disonesti e rimesse in vendita. L’unica difesa per il consumatore è stare alla larga da pneumatici usati provenienti da fonti non sicure. Insomma, è bene rivolgersi solo a gommisti ben conosciuti e fidati.
E’ vero che le gomme nuove costano molto e la situazione economica generale non è proprio felice; tuttavia gli pneumatici sono uno dei componenti dell’auto maggiormente responsabili della nostra vita a bordo. Viaggereste su un’auto che ha i freni rotti? Ma il pericolo è enorme anche se il mezzo ha le gomme danneggiate.