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Come si contrae la gonorrea? Come si trasmette da un partner all’altro? In questo particolare momento storico in cui le malattie a trasmissione sessuale nel nostro Paese hanno avuto un incremento preoccupante, a detta degli specialisti dell’Associazione dermatologi ospedalieri (Adoi), è importante conoscere i sintomi, le modalità di trasmissione e le cure per la Gonorrea. Si tratta di una delle malattie a trasmissione sessuale più diffuse al mondo, che negli ultimi anni è tornata prepotentemente a colpire. Vediamo nel dettaglio come si prende la Gonorrea, come si manifesta negli uomini e nelle donne e quali sono le terapie disponibili.
La Gonorrea o blenorragia, è una della quattro malattie a trasmissione sessuale più diffuse al mondo. Il termine è di origine greca e significa ‘flusso di seme’. Si tratta di un’infezione batterica provocata dal batterio Neisseria gonorrhoeae, che colpisce le vie uretrali nell’uomo e le vie uro-genitali nella donna: le possibilità di contagio sono direttamente proporzionali al numero di partner con cui si hanno rapporti sessuali e orali non protetti. Nota anche come ‘scolo’, può essere asintomatica, ma può anche portare a gravi complicazioni e anche alla sterilità. La gonorrea si trasmette tramite rapporti sessuali e orali non protetti. La Gonorrea si trasmette attraverso rapporti vaginali, orali o anali con un partner infetto. Inoltre, l’infezione può essere trasmessa da madre infetta a figlio durante il parto. Il gonococco è l’agente causa della patologia. Il batterio responsabile della Gonorrea, il Neisseria gonorrhoeae, si riproduce in ambiente caldo e umido, proprio per questo gli organi genitali femminili come l’utero, la cervice, le tube di Falloppio e l’uretra sono habitat perfetti per il suo sviluppo. L’infezione può attaccare anche il cavo orale, la gola, gli occhi e il retto. Subito dopo il contagio, il battere si attacca alle cellule epiteliali, per poi penetrare in profondità nello spazio sub-epiteliale, dove si genera l’infezione.
Per scoprire se si è affetti da Gonorrea, è fondamentale conoscere i sintomi di questa patologia a trasmissione sessuale. Molto spesso la Gonorrea, così come la Sifilide, è asintomatica, soprattutto nelle donne. Negli uomini invece, i sintomi possono manifestarsi in un periodo compreso tra due a trenta giorni dopo il contagio. Vediamo nel dettaglio come si manifesta la Gonorrea negli uomini e nelle donne.
Come abbiamo detto poc’anzi, la maggior parte delle donne non presenta sintomi, altrimenti sono di lieve entità, difficilmente distinguibili da una comune infezione vaginale o della vescica. I primi segnali della Gonorrea sono rappresentati da bruciore durante la minzione, aumento delle secrezioni vaginali e perdite di sangue tra un ciclo mestruale e l’altro. La Gonorrea può portare a serie complicazioni nelle donne, indipendentemente dalla gravità dei sintomi.
Anche negli uomini la Gonorrea è quasi sempre asintomatica, ossia non presentano alcun sintomo. Quando sono presenti, si racchiudono nei seguenti: disturbi della minzione, perdite bianche, gialle o verdi dal pene che si manifestano solitamente tra il primo e il 14esimo giorno dopo il contagio. In presenza di epididimite, il paziente può avvertire dolore e gonfiore testicolare o scrotale.
Le infezioni rettali e orofaringee sono comuni negli uomini e nelle donne: le prime sono solitamente asintomatiche, in caso di sintomi si riscontrano: perdite, prurito anale, irritazione, sanguinamento o dolorosi movimenti intestinali; le seconde invece, causano prevalentemente mal di gola, anche se nella maggior parte dei casi sono asintomatiche.
La Gonorrea, se non opportunamente curata, può portare a gravi complicazioni sia negli uomini che nelle donne: a essere colpito è l’apparato riproduttivo. Nelle donne, l’infezione può raggiungere le tube di Falloppio, generando la malattia infiammatoria pelvica (PID) e in alcuni casi anche l’infertilità. Negli uomini invece, un’infezione non curata di Gonorrea, può portare all’epididimite, che in rari casi può evolvere verso l’infertilità. Talvolta la Gonorrea può diffondersi nel sangue, causando l’infezione gonococcica disseminata, una patologia che può mettere a rischio la vita del soggetto colpito. Infine, la Gonorrea non curata, espone a un rischio aumentato di contrarre il virus dell’HIV.
La Gonorrea non curata è pericolosa anche per le donne in gravidanza: esiste il rischio di contaminazione del feto al momento del parto, condizione che espone il neonato a numerose, gravi complicazioni, tra cui si annoverano la cecità, l’infezione delle articolazioni e del sangue.
Esiste una cura per la Gonorrea? Fortunatamente sì e trattandosi di un’infezione batterica, la terapia è chiaramente a base di antibiotici, che vengono somministrati per via orale o intramuscolare. E’ assolutamente importante che la cura venga somministrata anche al partner sessuale: si considerano soggetti a rischio tutti coloro che hanno avuto rapporti sessuali col soggetto infetto nell’ultimo mese prima della comparsa dei sintomi. Il trattamento farmacologico è sempre risultato efficace, soltanto negli ultimi anni, a causa di un uso non corretto degli antibiotici, si sono sviluppate numerose resistenze, che hanno reso in molti casi, più complicata la guarigione. Se il soggetto colpito dalla Gonorrea è una donna in gravidanza, le misure cautelative da parte dei sanitari saranno necessariamente maggiori e più restrittive, al fine di tutelare la madre e il feto. E’ doveroso ricordare che non tutti gli antibiotici attivi contro la Gonorrea possono essere assunti in gravidanza. Sarà cura dello specialista identificare la cura più adeguata alla situazione.
Fino a pochi anni fa, la cura per la Gonorrea prevedeva l’impiego di antibiotici appartenenti alla classe delle cefalosporine e/o dei chinolonici. Oggi le linee guida dell’OMS, invitano all’utilizzo di altri antibiotici, in considerazione delle numerose resistenze sviluppatesi negli ultimi anni. Si raccomanda pertanto ai soggetti colpiti da Gonorrea di seguire scrupolosamente la cura decisa dal medico, senza modificare le dosi o interrompere spontaneamente il ciclo. Al termine del trattamento è importante sottoporsi a una nuova visita di controllo, al fine di accertare l’avvenuta guarigione.
Per scoprire se un soggetto ha contratto l’infezione da Gonorrea, bisogna effettuare degli esami di laboratorio. I campioni da analizzare vengono prelevati tramite tamponi dalle parti del corpo che solitamente si infettano, ovvero cervice, uretra, retto e faringe. Il battere della Gonorrea può essere esaminato al microscopio, tramite esame diretto, oppure tramite esame colturale.
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