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Gonzalo Higuain l’uomo dei record sfortunato in amore: il Pipita ora fa volare la Juventus

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Gonzalo Higuain, professione attaccante. Ma sarebbe meglio dire: goleador. Non sbaglia un colpo. Gli basta un’occasione a partita per fregare il portiere avversario. Accusato di essere ‘gordo’, ossia ‘grasso’, in realtà tra le tante curiosità che andremo a scoprire sul franco – argentino c’è la dieta particolare a cui si sottomette volentieri, aiutato dallo stesso dietologo di un altro grande sudamericano, suo connazionale, ovvero Leo Messi, la ‘Pulce’ del Barcellona.

Gonzalo Higuain, dal pipa al pipita

Gonzalo Higuain ha un soprannome, ‘Pipita’, la cui origine è presto detta. Suo papà Jorge è stato calciatore pure lui, ma difensore, molto arcigno. Ha giocato ed è diventato leggenda nel River Plate prima di trasferirsi in Francia, a Brest, dove verà chiamato ‘Pipa’ per le dimensioni del suo naso, che Jorge tra l’altro si rompeva spesso e volentieri in campo. ‘El Pipita’, poi, vuol dire anche ragazzo scaltro, un furbetto. A Torino, quando Higuain si è trasferito dal Napoli alla Juventus, il soprannome è stato un po’ abbandonato. Da quelle parti, infatti, preferiscono chiamarlo Gonzalo. E basta.

Gonzalo Higuain, mamma artista e cuoca

Nancy, è questo il nome della mamma di Gonzalo Higuain. Tutt’altro che una donna tutta casa e figli, pur avendone avuti quattro, tutti maschi. Con lo pseudonimo ‘Zacarias’ firma infatti i suoi quadri perché Nancy è una grande pittrice. Insomma, il dono dell’arte il Pipita lo ha ereditato. Che poi sia con i piedi più che con le mani, poco importa. Anzi: Gonzalo ha rivelato spesso che se non avesse sfondato con il pallone, avrebbe voluto fare anche lui l’artista.

Pochi sanno, però, che Nancy è anche un’ottima cuoca. Con i controfiocchi. E Gonzalo va matto per la pizza casera, una specie di focaccia argentina. Mamma Nancy quando può gliela prepara sempre. Anche se la dieta impone di andarci piano.

Gonzalo Higuain, quella malattia superata

Gonzalo Higuain è nato a Brest, in Bretagna, quando il padre Jorge giocava nella squadra locale. A dieci mesi ha rischiato di morire perché colpito da una forma di meningite fulminante. Fortunatamente, fu presa e curata in tempo, dopo venti giorni passati in ospedale. Il giocatore, naturalmente, neanche se la ricorda. Ma già allora dimostrò di avere una tempra di ferro.

Gonzalo Higuain e i tre fratelli: tutti per il calcio

Federico, Nicolas e Lautaro: sono i tre fratelli di Gonzalo Higuain. Il comune denominatore è il calcio. Nicolas è infatti l’agente del giocatore che, nonostante abbia ripudiato il Napoli portando il fratello a giocare per la Juventus, avrà sempre un legame con la città partenopea: ha sul fianco un tatuaggio che ritrae Pulcinella che suona il mandolino. Federico Higuain di professione fa pure l’attaccante e gioca nella Mls americana, con i Columbus Crew.

Gonzalo Higuain e la carriera

Gonzalo Higuain ha iniziato a giocare a calcio sui campetti del club Palermo, come dire che l’Italia era nel suo destino. Notato da alcuni dirigenti, è cresciuto nel River Plate, famoso club di calcio argentino. L’8 ottbre del 2006 la prima grande gioia: nel Superclasico contro il Boca Juniors, il River vince 3-1 e il Pipita di gol ne fa due. E allora che Raymond Domenech, ct della Francia, si ricorda che quel bomber è nato a Brest e lo convoca per la Nazionale di Francia. La risposta è eloquente: “Sono nato in Francia, mi sento argentino”. Il gran rifiuto, insomma. Domenech, più avanti, ci ha riprovato da commissario tecnico della Bretagna: senza successo. Higuain voleva l’Albiceleste e alla fine la conquisterà.

E’ dopo il trasferimento al Real Madrid per 13 milioni di euro che il Pipita viene finalmente convocato dalla Nazionale del suo Paese. A chiamarlo per la prima volta, per le qualificazioni al Mondiale del Sudafrica 2010, contro il Perù, niente meno che Diego Armando Maradona. Lo ripagherà segnando al debutto. Mentre nel Real, con Fabio Capello, la carriera prende una decisa svolta.

Gonzalo Higuain e il Locarno

Gonzalo Higuain per un breve periodo è appartenuto, per metà, pure al Locarno, società di serie B svizzera. Poco prima di sbarcare in Spagna, infatti, il 50 per cento del suo cartellino era stato acquisito proprio dal club elvetico, gestito da un gruppo di agenti argentini. Higuain non ha mai messo piede in Svizzera per giocarci, ma intanto quei procuratori hanno incassato un bel po’ dei 13 milioni pagati dal Real Madrid. Al River Plate, infatti, spettò solo il 24 per cento di quella somma.

Gonzalo Higuain, “Dove lo metto?”

Gonzalo Higuain, voi un posto in campo glielo trovereste sempre, vero? Non fu così per Bernd Schuster, il successore di Fabio Capello al Real Madrid. Disse: “Dove lo metto? Dove lo schiero?”. Impossibile da credere ora. Anche perché, con José Mourinho, il nostro troverà decisamente più spazio. Al punto da chiudere la carriera con le merengues segnando 107 gol in 190 match, vale a dire una rete ogni 69 minuti. Da mettersi dietro il messicano Hugo Sanchez, un mito per il Real. Nel Napoli continuerà a segnare, 71 gol in tre stagioni. Soprattutto, le 36 in 35 partite in un solo campionato, meglio del ‘pompiere’ Nordahl, che deteneva il record fin dal 1950.

Gonzalo Higuain e il lusso

A Higuain piace il lusso. Con quello che guadagna, se lo può permettere. A Napoli ha vissuto nello stesso parco di Edinson Cavani, il Parco Matarazzo, tra Vomero e Posillipo. A Torino, nello storico quartiere della Crocetta in una villa da 30 mila euro al mese. E scusate se è poco, comuni mortali.

Gonzalo Higuain e la dieta

Gonzalo Higuain è condannato a stare a dieta perché ha la tendenza ingrassare. In particolare dopo le vacanze estive, ci vuole un po’ perché rientri in forma. Lui si impegna, naturalmente. L’italiano Giuliano Poser è il dietologo che segue lui, così come Leo Messi. E la dieta è di quelle rigidissime: acqua, olio di qualità, cereali integrali, frutta e verdura. Vietato lo zucchero, poco sale.

Gonzalo Higuain, quanto guadagna

Il contratto con la Juventus ha permesso a Gonzalo Higuain di diventare il paperone dei calciatori italiani. Se con il Napoli percepiva 5,5 milioni di euro l’anno, in bianconero è passato a 7,5. Il trasferimento da 90 milioni (come da clausola rescissoria) è stato fonte di grandi discussioni e pure di qualche critica, oltre che il più caro del nostro campionato. Ma se guardiamo a quanto guadagnano altri assi del calcio mondiale, scopriamo che il Pipita è ben lontano da Leo Messi (20 milioni netti a stagione), Neymar (18) e Cristiano Ronaldo (17). Ci sono poi gli sponsor, da aggiungere. Higuain, proprio insieme a Messi, è stato testimonial del videogioco ‘Fifa 15’.

Gonzalo Higuain, core ‘ngrato

Gonzalo Higuain core ‘ngrato. Napoli non ha perdonato il suo trasferimento. E fece lo stesso cone Josè Altafini quando il brasiliano passo proprio dall’azzurro al bianconero nel 1972, segnando tra l’altro un gol fondamentale per lo scudetto della Juve a discapito proprio del Napoli. Con Aurelio De Laurentiis, l’argentino aveva firmato un contratto lungo 120 pagine. E’ andata meglio a Torino: solo 42 pagine da leggere.

Gonzalo Higuain e la spadista Antonella Fiordelisi

Fino a un anno fa, Gonzalo Higuain era fidanzato con la studentessa argentina Lara Wechsler: i due erano arrivati a convivere. Si sono però detti addio pochi mesi fa. Nel corso della loro relazione, si erano visti più volte a Napoli, prima di decidere di vivere insieme. Dopo la fine dell’amore, il Pipita è finito nelle maglie del gossip per via di Antonella Fiordelisi, la giovane spadista che ha rivelato di essere stata corteggiata invano, via Instagram, proprio dal calciatore sudamericano. E poi ci sarebbe la modella Denada, che ha pubblicato sui social una foto con Gonzalo, commentando con tre cuori.

Gonzalo Higuain, le sue misure

Gonzalo Higuain ha 29 anni, essenso nato il 10 dicembre del 1987. E’ alto 184 centimetri per 87 chilogrammi. Non proprio misure da campione di calcio. Ma, in realtà, oltre ad avere due piedi molto buoni, il franco-argentino si dimostra sempre molto esplosivo in campo, per niente imbolsito da qualche chilo di troppo.

Alessandro Pignatelli

Alessandro Pignatelli è stato collaboratore di Nanopress dal 2016 al 2018, occupandosi principalmente di cronaca e sport.

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