Google ha cambiato la nostra vita e continua a farlo ogni giorno. Impossibile farne a meno: oggi tutti i dubbi possono essere dissipati in un attimo con una semplice ricerca sul motore di ricerca più usato al mondo. In men che non si dica, possiamo avere la ricetta di una torta, conoscere la formulazione chimica di un elemento, sapere chi è il tal personaggio e trovare le risposte a tutte le domande che ci vengono in mente. La presenza di Google nella vita di tutti i giorni è una costante, ma quanto ne sappiamo veramente? Conosciamo davvero tutto del motore di ricerca, fondato da Larry Page e Sergey Brin nel 1998, che ha cambiato il mondo della conoscenza del XXI secolo? Quale curiosità ci nasconde il colosso di Mountain View? Eccone una lista delle più succose.
Ogni azienda di successo che si rispetti ha il suo segreto ben custodito nel cassetto, che sia la formula della Coca-Cola o la ricetta della Nutella. Nel caso dell’algoritmo di Google stiamo parlando del segreto meglio custodito al mondo, specie nella società iperconnessa di internet e dei social media. Il colosso di Mountain View ha però lasciato qualche curiosità che ha reso ancora più attraente il mondo di Big G: eccole.
1. Google in origine si chiamava Backrub
La storia di Google inizia nella stanza che Larry Page e Sergey Brin dividevano alla Stanford University nel 1995. Giovani di grande ambizione e talento, i due si misero in testa di creare un motore di ricerca che, come spiegano gli stessi fondatori, “sfruttava i link per stabilire l’importanza di singole pagine nel World Wide Web”. Il primo nome scelto fu Blackrub, poi cambiato in Google. La nascita ufficiale è datata al 1998, quando Andy Bechtolsheim, co-fondatore di Sun, diede ai due giovani studenti 100mila dollari per creare la Google Inc.
2. Quando Excite si rifiutò di comprarla
Gli inizi non sono stati facili per Page e Brin, ma le potenzialità di Google erano già lampanti. Per questo, i due nel 1999 proposero a Excite di acquistare la società per 1 milione di dollari senza successo: come raccontò tempo fa Vinod Khosla, co-fondatore di Sun Microsystems, i due giovani all’epoca abbassarono l’offerta a 750mila dollari, ricevendo un altro no da parte di George Bel, allora CEO di Excite. Oggi il valore di Google è stimato intorno a 167 miliardi di dollari.
3. Google di traverso
Provate a inserire la parola inglese “askew”, di traverso, nella stringa di Google: tutta la pagina dei risultati sarà di traverso, letteralmente.
4. Il primo Doodle
Il primo Doodle risale al 1998, quando ancora l’azienda doveva prendere il volo. I fondatori Larry Page e Sergey Brin decisero di giocare un po’ col logo aziendale per indicare la loro presenza al festival Burning Man, nel deserto del Nevada. L’idea fu semplice quanto geniale: per indicare che erano fuori ufficio, i due misero dietro la seconda O il simbolo del festival. Da allora nacque l’usanza di celebrare eventi e personaggi con i Doodle.
5. A fianco dei dipendenti e delle famiglie, tutte
La politica aziendale di Google punta molto sul benessere degli oltre 60mila dipendenti in 50 diversi paesi, anche nei momenti più tragici. Se un dipendente muore, l’azienda versa metà del suo stipendio al coniuge per 10 anni, indipendentemente dagli anni di servizio. In caso di figli, si aggiunge un assegno di mille dollari al mese per ciascuno fino al compimento dei 19 anni. Ovviamente, queste regole valgono anche per le famiglie omosessuali.
6. Numeri da record
Che Google sia una vera potenza del web non è solo una sensazione ma sono i numeri a dircelo. Secondo le stime, ogni minuto vengono effettuate 2 milioni di ricerche. In un mondo che sembra sapere tutto, ogni giorno Big G scopre nuove cose: il 16% delle ricerche effettuate ogni giorno su Google riguardano argomenti mai cercati prima.
7. Il primo Aprile di Gmail
Google ha sempre avuto un rapporto speciale con il primo Aprile e la tradizione dello scherzo e forse per questo scelse il 1 aprile 2004 per lanciare la sua posta elettronica con Gmail. In molti non credettero che fosse vero anche perché all’epoca avere la posta elettronica gratuita con un intero gigabyte di memoria era un concetto completamente nuovo.
8. Il serpente del primo Aprile
Un altro primo Aprile indimenticabile per Google, specie per la sede di New York, fu quello del 2007 quando gli impiegati ricevettero una mail che avvisava della presenza di un pitone nella struttura. Non era uno scherzo: il pitone apparteneva a un ingegnere che lo teneva nel suo ufficio e che quel giorno si prese qualche ora di libertà.
9. Il primo tweet non si scorda mai
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Il primo tweet di Google è una vera gioia per gli occhi di ogni nerd appassionato di tecnologia. Apparso il 25 febbraio del 2009, reca la scritta “I’m 01100110 01100101 01100101 01101100 01101001 01101110 01100111 00100000 01101100 01110101 01100011 01101011 01111001 00001010”: in codice binario, la successione di 1 e 0 si legge “mi sento fortunato”.
10. Google e Lego
Come ogni favola della Silicon Valley che si rispetti, anche quella di Google inizia in un garage, alla periferia di Menlo Park, in California, di proprietà di Susan Wojcicki (impiegata n.16 di Big G e oggi CEO di Youtube): qui la fantasia sopperiva alla mancanza di liquidità e così il primo server di Google fu realizzato con mattoncini Lego. Oggi è conservato al museo della Stanford University.
11. L’amore di Google per i cani
Google ha un vero e proprio amore per i cani tanto da avere un cane “ufficiale”. Il primo è stato Yoshka, arrivato nel 1999 quando l’ufficio era ancora il garage e che ha seguito le fortune dell’azienda, trasferendosi nella sede di Mountain View con tanto di ufficio al terzo piano.
12. Google e i Klingon
Per citare un classico italiano, forse non tutti sanno che esiste una versione di Google in klingoniano, la lingua dei Klingon. Per quei (speriamo) pochi che non sapessero di cosa stiamo parlando, si tratta di una popolazione umanoide extra-terrestre, originaria del pianeta Qo’noS, della celebre serie di fantascienza Star Trek.
13. Tutti i domini di Google
Parola d’ordine: essere i primi nel motore di ricerca. Google lo sa bene ed è per questo che ha comprato tutti i domini con errori che si rifanno a quello originale. Appartengono a Big G i domini Googlr.com, Gogle.com e Gooogle.com, oltre al dominio ‘466453.com’, cioè la parola Google digitato con la tastiera del telefono. Non solo. Il colosso di Mountain View si è aggiudicato anche il dominio GoogleSucks.com.
14. Le capre di Google
Google ha anche delle capre che lavorano al suo interno facendo quello che sanno fare meglio: brucare l’erba. Il colosso di Mountain View ha deciso di tenere degli ovini per tosare il prato davanti alla sede principale come segno dell’impegno a favore dell’ambiente. Nel 2017 l’azienda ha dichiarato che per le diverse attività nel mondo, dagli uffici ai data center, userà solo energia rinnovabile.
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