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Google inserisce l’IA per scrivere in Gmail e Docs

L’intelligenza artificiale entra a far parte di Gmail e Google Docs, sostituendosi all’utente per quel che concerne la scrittura.

Gmail – Credit: diedryreyes3456| Pixabay – Nanopress.it

Ne parliamo (molto) regolarmente: la corsa all’IA è frenetica da parte di tantissime aziende. Questa volta tocca a Google, che ha inserito tale tecnologia in fase di scrittura in Gmail e Docs, che fanno parte della Google Workspace .Pertanto, tali programmi fruibili online potranno far leva della generazione automatica del testo.

Google inserisce l’IA in Gmail e Docs

Nel suo post sul blog, Google afferma che “Siamo attualmente in un momento cruciale nel nostro viaggio verso l’IA. Le scoperte nell’IA generativa stanno cambiando radicalmente il modo in cui le persone interagiscono con la tecnologia”.

E aggiunge: “Gmail e Google Docs sfrutteranno il modello linguistico di Google: una sorta di ChatGPT per scrivere le tue email e altri testi e ciò vale, d’ora in poi, per gli utenti di Workspace“.

Bing e Google – Nanopress.it

Anche se OpenAI ha annunciato il 14 marzo GPT-4, una nuova versione del suo modello linguistico che Bing utilizzava da diverse settimane, piovono annunci in termini di IA generativa.

D’altra parte, integrando l’IA generativa nella sua suite per ufficio, Google è in diretta competizione con Microsoft, che sta anche preparando una nuova conferenza dedicata a questo tema.

Sappiamo che l’azienda di Redmond sta lavorando attivamente all’integrazione di funzioni simili per la sua suite Office. Word permetterà, dunque, di scrivere testo e Outlook di rispondere rapidamente alle e-mail, come faranno, d’altronde, anche Google Docs e Gmail.

Parallelamente alla sua presentazione, il colosso del web precisa che questo mese verranno lanciati altri esperimenti con alcuni tester, per il momento in inglese e negli Stati Uniti. Se si dimostreranno conclusivi, saranno ovviamente estesi ad altri paesi e ad altre lingue.

Gmail, Docs e altre app diventeranno “intelligenti”

Finora troviamo in Gmail e in Google Docs le funzioni Smart Compose o Smart Reply, che consentono di scrivere automaticamente in base a un contesto: una risposta a un’email, la continuazione di una frase, ecc.

Tuttavia, le loro capacità sono spesso limitate a pochi termini, non intere frasi. Google Workspace metterà, dunque, a disposizione degli utenti una serie di funzioni di scrittura AI per tale suite.

Per facilitare la gestione di questi nuovi strumenti, Google ha immaginato gli usi che possono essere fatti della sua IA. Ad esempio, puoi ” scrivere, rispondere, riassumere e dare priorità ” alle e-mail nel proprio client.

Google – Nanopress.it

Google Docs permette, invece, di “pensare, rileggere, scrivere e riscrivere“: in altre parole, ciò aiuterà gli studenti più pigri.

Infatti, quando vogliamo scrivere di un argomento, basterà digitare questo tema specifico per avere una bozza che viene generata in automatico. Bozza che può essere modificata per perfezionarne la scrittura.

Oltre a ciò, anche lo stile e questo può essere modificato: quanto basta per formalizzare un’email non abbastanza professionale. Lo strumento AI consente anche di allungare o accorciare un testo o di metterlo sotto forma di elenco.

Modifiche nei Fogli del Workspace

Da un punto di vista più tecnico, in Fogli, gli utenti di Workspace potranno elaborare dati basici e attuare approfondimento e analisi degli stessi, utilizzando la funzione del completamento automatico, al fine di generare formule e procedere alla categorizzazione contestuale.

Sul lato comunicazione, potranno generare sfondi e salvare note in Meet, oppure “attivare flussi di lavoro” in Chat. Infine, Presentazioni, l’equivalente di PowerPoint, genererà automaticamente immagini, suoni e video.

Dal punto di vista pratico, Google parte dal presupposto che la sua IA possa sbagliarsi e dice di voler dare il controllo all’utente “ lasciando che l’IA dia suggerimenti” e che l’utilizzatore finale dei programmi in questione possa intervenire al fine di effettuare modifiche.

Queste funzionalità sono attualmente disponibili solo per gli abbonati a Workspace, che sono per lo più aziende, alle quali Google mette a disposizione  “controlli amministrativi corrispondenti in modo che i reparti IT possano impostare i criteri giusti per la propria organizzazione“.

Daniela Caruso

Laureata in Culture Digitali e della Comunicazione e in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, da diversi anni lavoro nel mondo digitale. Appassionata di disegno, canto, viaggi e di prodotti di bellezza.

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