Un ragazzo di 17 anni è annegato nelle acque del fiume Isonzo, nel Parco Piume di Gorizia. Il giovane si era tuffato per farsi un bagno, ma non è più riemerso.
Il 17enne si trovava in barca con gli amici presso il fiume Isonzo, quando si è tuffato in acqua per farsi un bagno e non è più riemerso. Immediatamente sono intervenuti i soccorsi, tra cui anche il Nucleo Regionale di Soccorso Subacqueo Acquatico di Trieste.
Il corpo del giovane è stato recuperato circa tre ore dopo. Attualmente le reali cause dell’annegamento sono ancora da chiarire.
Il ragazzo, di origini pachistane, era ospitato al convitto del San Luigi di Via Don Bosco.
Le notizie di annegamento all’interno dei fiumi sono purtroppo un evento molto comune, questo perché a dispetto di quelli che molti potrebbero pensare, i fiumi sono corsi d’acqua molto pericolosi.
I fiumi infatti nascondono una moltitudine di insidie tra cui i sifoni, i mulinelli, i colini, le nicchie e gli incastri.
Uno dei pericoli più rilevanti è sicuramente la presenza dei sifoni. Questi sono dei passaggi più o meno grandi posti al di sotto di ostacoli come per esempio grandi massi.
In questi punti la corrente diviene molto più forte; potendo dunque risucchiare una persona, facendola rimanere incastrata.
Anche tutte le altre caratteristiche sopraelencate rappresentano un serio pericolo per l’incolumità dei bagnanti. Dunque prima di immergersi all’interno di un fiume è necessario informarsi ampiamente su tutte le caratteristiche e soprattutto sulle zone più sicure del corso d’acqua.
Il fiume Isonzo nasce sulle Alpi Giulie a circa 110 metri dal mare. Questo scorre in parte nel territorio sloveno e in parte in quello italiano.
Il suo corso è infatti lungo circa 136 chilometri e attraversa territori sloveni tra cui Caporetto, Plezzo e Nova Gorica, per poi entrare nel territorio italiano a Gorizia. Sfociando infine nel Golfo di Panzano.
L’Isonzo è caratterizzato per lo più da un percorso alpino e infatti ha una portata media tra le più elevate dell’Italia, anche se attualmente la portata è regolata dalle numerose dighe che caratterizzano il fiume.
Dato il colore delle sue acque, il fiume Isonzo rappresenta anche un vero e proprio patrimonio naturale, tant’è che è stato rinominato come “la bellezza di smeraldo”, classificandosi come uno dei fiumi più belli d’Europa.
Inoltre nel 1996 è stata istituita una zona protetta chiamata la riserva naturale della foce dell’Isonzo.
Un fiume spettacolare e di fondamentale importanza, ma che purtroppo al pari degli altri corsi d’acqua non è privo di pericoli.
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