Il governo ha ottenuto ieri sera la fiducia alla Camera con 321 voti a favore, 259 contrari e 27 astenuti (ovvero tutti i deputati di Italia Viva). Dopo l’uscita di scena di Italia Viva, l’appoggio a Giuseppe Conte viene confermato nel primo step: oggi toccherà al Senato votare.
È stata dunque ottenuta la maggioranza assoluta (“risicata” secondo Renzi), che Zingaretti del PD ha definito un fatto politico importante.
Giuseppe Conte prima del voto ha tenuto un discorso in cui ha invitato i deputati ad aiutare il Governo a ripartire, lanciando un appello al fine di mantenere la stabilità dell’esecutivo: in futuro, è prevista una nuova legge elettorale con sistema proporzionale. Una richiesta di aiuto a tutte le parti senza attacchi a singole forze o persone, tanto da non citare mai Matteo Renzi. Conte chiede responsabilità alla Camera visto il periodo storico difficile per il Paese.
L’invito è stato accolto anche da forza contrare. Per esempio, Renata Polverini, dopo aver votato a favore, ha annunciato che lascerà Forza Italia (che è all’opposizione). Il centrodestra fa sapere che la deputata è un caso isolato quanto prevedibile e che al Senato si voterà in maniera compatta contro, per dimostrare che l’attuale governo è ormai di minoranza.
A votare la fiducia anche 7 deputati ex Movimento 5 Stelle oggi del Misto: voti inaspettati poiché fino a ieri contro Conte.
Zingaretti e Crimi ora però chiedono un nuovo patto di legislatura per proseguire il lavoro senza nuovi ostacoli.
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