La Manovra ormai è stata chiusa. Ora l’esecutivo sarà chiamato nuovamente al lavoro per affrontare ulteriori tematiche.
Si tratta dei temi considerati più caldi, come ad esempio il fisco, la sicurezza ma anche i nodi balneari. Insomma il Governo Meloni avrà tanto ancora da lavorare per sbrogliare tutti i dossier.
Giorgia Meloni si sta prendendo qualche giorno di riposo, lontana dagli impegni ufficiali.
Abbiamo avuto modo di vedere la presidente del consiglio impegnata unicamente negli eventi strettamente legati all’addio al Papa Emerito Joseph Ratzinger.
Nonostante ciò, quando le attività Parlamentari riprenderanno, ci sarà tanto lavoro da svolgere e sicuramente con grande difficoltà.
Una volta terminato il discorso sulla Manovra, il Governo ora avrà a che fare con il programma di un intero anno, tenendo a bada ogni aspirazione considerata fuori luogo.
Parlando di economia, al momento non c’è alcuna preoccupazione in merito.
Bisogna però dire che c’è grande rischio di inflazione in continuo aumento.
Vi è stato un aumento sul costo della benzina, ma tutti se lo sarebbero dovuto aspettare in quanto il taglio delle accise non è più arrivato.
Un allarme che però sembra essere sotto controllo. Il Governo non ha messo in conto dei nuovi tagli, anche se tiene attentamente sotto controllo l’andamento dei prezzi dell’energia.
Rimane molto complesso riuscirsi ad accaparrare le risorse di cui necessita il nostro Paese senza dover mettere mani sul deficit.
Per far fronte a questo dossier e trovare una soluzione, bisognerà attendere l’arrivo del mese di febbraio.
Giorgia Meloni al momento è lontana anni luce anche sul discorso inerente all’autonomia e alla sicurezza.
Con molta probabilità, nei prossimi giorni, l’opposizione continuerà a chiedere a gran voce la creazione di decreti per poter far fronte anche a queste altre problematiche.
Forza Italia ha le idee ben chiare e chiederà a gran voce di fare qualcosa per difendere i balneari.
A metà gennaio ci sarà con molta probabilità un ritorno su questa questione.
Nel mese di gennaio arriverà anche il momento clou per prendere delle decisioni inerenti allo spoil system.
L’esecutivo dovrà trattare questa tematica con molta attenzione, in quanto già in passato sono state mosse diverse critiche.
Inoltre ormai si è aggiunti anche alla scadenza delle nomine. La legge Bassanini prevedeva 90 giorni, che sono ormai giunti al termine.
Bisognerà dunque prendere delle decisioni e vedere se riconfermare tutti, oppure effettuare delle sostituzioni.
Il 2023 potrebbe portare innanzitutto novità per quanto riguarda il PNRR.
Sembra che il Governo abbia intenzione di modificare l’intero meccanismo mediante un decreto che potrebbe arrivare anche a metà gennaio.
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