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I componenti del Governo Renzi, alla Leopolda, hanno sfoggiato un look molto particolare. Non si tratta tanto di seguire le tendenze della moda, anche perché ciascuno di loro si è ispirato ai propri desideri e alla propria voglia di mostrarsi più o meno elegante. La kermesse è stata quindi un’occasione importante per parlare di politica, ma allo stesso tempo per proporre un’immagine spontanea dei ministri e delle ministre, che non hanno rinunciato a salire sul palco, per dire la loro su varie questioni.
E se da un lato c’è chi ha scelto la cravatta e la giacca, dall’altro c’è chi ha preferito i jeans, non facendosi mancare qualche elemento che comunque ne giustificava la presenza. Se è vero che l’abito non fa il monaco, in un momento delicato come quello che l’Italia sta attraversando, forse anche lo sguardo vuole la sua parte.
Il look dei ministri
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti alla Leopolda è apparso il più elegante di tutti: ha indossato la giacca, ma senza cravatta, e ha portato una camicia bianca slacciata. Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi ha indossato una maglietta abbastanza larga e un giubbotto di pelle nera, ma allo stesso tempo non ha rinunciato alle scarpe con il tacco. Federica Mogherini, che ormai si appresta a lasciare il suo ruolo di ministro degli Esteri, per conseguire quello di alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di Sicurezza dell’Unione Europea, ha scelto di indossare i jeans con giacca e camicetta nera.
Il ministro della Difesa Roberta Pinotti si è mostrata piuttosto sportiva, anche se tutta in nero, con pantaloni e camicia. Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, è arrivato alla Leopolda con una polo azzurra: dal collo spuntava in maniera evidente la maglietta bianca della salute. Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali, ha mostrato jeans scuri e camicia aperta sul collo.
In generale si può dire che tutti i componenti dell’esecutivo abbiano voluto dare un’immagine non particolarmente statuaria, ma alla portata di tutti: forse si tratta di una scelta strategica, per accattivarsi le simpatie del pubblico? Non possiamo saperlo, eppure l’immagine che sono riusciti a trasmettere è stata quella di persone “informali”, che sanno adattarsi alle situazioni e che non rinunciano, pur nel rispetto dei canoni, alla loro comodità.
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