Il Governo Meloni sta studiando un disegno di legge per vietare sia la produzione che l’immissione sul mercato di carne sintetica, rischio multe fino a 60mila euro.
Se ne parlerà nella giornata di oggi, 28 marzo 2023, al Consiglio dei Ministri per riuscire a superare gli allevamenti intensivi.
Oggi, 28 marzo 2023, è stato inserito all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri, che avrà luogo nel pomeriggio, la realizzazione di un disegno di legge che va ad interessare alimenti e mangimi sintetici, per vietare la carne sintetica.
Lo scopo della legge è quello di vietare la produzione e l’immissione sul mercato di alimenti sintetici, questo è quanto riportato dall’AGI.
Con questa legge perciò si intende stabilire un divieto che include sia gli alimenti destinati al consumo umano che quelli destinati al consumo animale.
Chiunque sceglierà di violare le disposizioni andrà incontro a sanzioni amministrative e pecuniarie si va da un minimo di 10mila euro ad un massimo di 60mila euro, cioè il 10% del fatturato annuo che viene realizzato all’ultimo esercizio chiuso prima dell’accertamento della violazione.
Quando l’importo supera i 60mila euro allora si va verso la confisca del prodotto illecito. Il Governo ambisce a frenare la vendita e la produzione di carne sintetica, che è il settore su cui si concentra maggiormente la produzione e la ricerca.
La carne sintetica è il risultato id una coltivazione cellulare che viene realizzata in laboratorio su cellule animali staminali.
In alcuni Paesi fuori dall’Unione Europea sono in fase avanzata lo studio della produzione di queste carni a scopi commerciali, negli Stati Uniti è stato dato il via libera alla carne di pollo prodotto all’interno di laboratorio.
Secondo quanto riportato nel disegno di legge lo studio di questi alimenti è in fase embrionale ancora e non si può escludere eventuali conseguenze negative sulla salute degli esseri umani.
Non si ha al momento la certezza di quali sarebbero gli effetti generati dal consumo di alimenti sintetici da parte dell’organismo umano, né vi sono evidenze scientifiche che dimostrano che ci siano vantaggi per l’ambiente.
Sempre dalle informazioni che sono riportate all’interno ddl, secondo scienziati e ricercatori la produzione industriale di tali alimenti potrebbe compromettere i sistemi agricoli.
Inoltre le carne coltivate possono rendere necessario l’utilizzo di antibiotici per crescere in ambienti sterili, tali antibiotici possono rimanere all’interno dei prodotti e contribuire alla diffusione di diversi agenti patogeni che sono resistenti agli antibiotici.
Nella realizzazione di queste carni sono impiegati materiali pericolosi. E nella sperimentazione realizzata questi alimenti sono stati associati alla crescita del rischio di generare malattie cardiovascolari complesse.
Si intende perciò procedere a livello nazionale per tutelare gli interessi, la salute dei cittadini e il patrimonio culturale.
Oltre alle sanzioni lo stop è previsto anche per i finanziamenti, i contributi o le agevolazioni che sono stati erogati dallo Stato ad attività imprenditoriali che si occupano di questa tipologia di produzione.
È poi prevista la chiusura degli stabilimenti da uno a tre anni. Le autorità che si adopereranno ad eseguire i controlli saranno le aziende sanitarie locali, il Ministero della salute, le Regioni, il Comando dei Carabinieri, i Nuclei Antisofisticazione e il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari.
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